Sembra allargarsi il fronte di chi, considerando ormai morta ogni speranza di realizzazione della Ragusa-Catania, già ripensa ad un nuovo modo di intendere i collegamenti spostando l’attenzione dal gommato alla ferrovia.
E’ quanto fa uno dei tre coordinatori di Italia in comune, Claudio Conti (gli altri due sono Ganflavio Brafa e Giusepe Di Martino) che fin dal titolo della sua nota stampa afferma “autostrada Ragusa-Catania: tornare con i piedi per terra, ormai e’ chiaro che non vedra’ mai la luce, per cui occorre difendere il finanziamento pubblico e destinarlo ad opere utili e realizzabili”. Conti, uno dei massimi esperti di ambientalismo, per la sua lunga militanza in Legambiente, di cui è stato presidente, e per essere anche stato assessore all’ambiente aglui esordi della giunta grillina Piccitto, esordisce affermando “la decisione del governo di rinunciare al project financing per l’autostrada Ragusa Catania, puntando sul finanziamento interamente pubblico, getta una pietra tombale sull’infrastruttura.
Infatti sarà quasi impossibile reperire mezzo miliardo di euro per l’autostrada da parte di un governo che ne deve trovare 23 per disinnescare l’aumento dell’IVA, oltre a quelli per la correzione della manovra finanziaria , senza parlare delle necessità di finanziare tutte le infrastrutture iniziate e mai completate in Sicilia”. Pertanto, secondo Conti, “insistendo sull’autostrada Ragusa-Catania si rischia di perdere tutto il finanziamento pubblico per infrastrutture in provincia di Ragusa aspettando qualcosa che quasi certamente non arriverà.
Il nuovo obiettivo deve essere invece quello di difendere i 367 milioni di euro stanziati dal CIPE per destinarli a opere utili alla provincia”. Quindi il coordinatore di Italia in comune elenca i punti prioritari “la nuova ferrovia Comiso-Vizzini che consentirebbe di raggiungere Catania in treno in meno di 2 ore mettendo in collegamento via ferro Ragusa, Catania e i due aeroporti di Comiso e Fontanarossa utilizzando i 218 milioni del Programma di Azione e Coesione 2014-2020. Poi il completamento fino a Modica dell’autostrada per Siracusa che permetterà di raggiungere comodamente e con maggiore sicurezza Catania da Ragusa in 75 minuti.
Infine la messa in sicurezza della statale per Catania nei tratti più pericolosi utilizzando i 149 milioni nella disponibilità dell’ANAS”. Il tutto, spiega Claudio Conti perchè “più si andrà avanti e più bisognerà spostare traffico dalla strada alla ferrovia stante il fatto che il cambiamento climatico avanza e occorre ridurre in tempi brevi l’inquinamento e le emissioni di gas serra generate dai trasporti. L’Unione Europea sarà costretta a velocizzare e finanziare , più di quanto fa oggi, la realizzazione di infrastrutture che riducano la CO2 emessa per passeggero/kilometro e a disincentivare il trasporto su gomma. E bisogna farsi trovare pronti”. (da.di.)