E’ stato approvato ieri a Sala d’Ercole a Palermo, il disegno di legge sulla pesca denominato “Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della Pesca Mediterranea in Sicilia”. "Ci sono voluti diciotto anni. Ma alla fine la Sicilia si è dotata di una legge sulla pesca" ha commentato l’on. Orazio Ragua.
Un ddl composto da 42 articoli suddivisi in 9 capi che è stato fatto proprio dal governo regionale e che l’aula ha esitato favorevolmente. “In questo modo – sottolinea ancora l’on. Ragusa – la Regione potrà normare le diverse attività legate all’economia del mare e all’indotto che intorno ad esso ruota con l’obiettivo di modernizzare, innovare e valorizzare le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pesca turismo, l’ittiturismo e la vendita diretta. Non dimentichiamoci, però, che con questa nuova legge punteremo anche allo sviluppo delle infrastrutture di filiera come i mercati del pescatore, i mercati ittici, i porti e i luoghi di sbarco.
Tutto ciò sarà possibile realizzarlo attraverso la costituzione di una “Rete di Coordinamento dei comuni marinari siciliani”, preservando il patrimonio culturale di borghi marinari, tonnare fisse, barche da pesca tradizionali come le feluche e il sostegno delle relazioni e della cooperazione transfrontaliera mediterranea. Non abbiamo neppure dimenticato la sostenibilità ambientale e i Piani di gestione. In quest’ultimo caso stiamo parlando delle norme che disciplinano come e dove i pescatori possono svolgere la propria attività, la tipologia degli attrezzi da pesca nonché i periodi nei quali è concessa.
Ci siamo spesi, inoltre per l’istituzione del “Registro delle identità della Pesca Mediterranea e dei Borghi Marinari”, che sarà tenuto dal dipartimento regionale della Pesca Mediterranea e avrà l’obiettivo di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio estinzione”. Altre novità introdotte riguardano “Le Strade e le Rotte del Tonno rosso”, itinerari turistici che coinvolgeranno, tra l’altro, musei del mare e aree marine protette.