La manifestazione A Tutto volume “per molti ma non per tutti” intendendo con questa frase “che anche quest’anno, la passerella di giornalisti, scrittori e intellettuali sarà caratterizzata, oltre che dalla partecipazione di autori di assoluto spessore, dal fatto che non ci sarà un solo rappresentante dell’area non dico di destra, ma quantomeno di quella conservatrice, sia essa tradizionalista, euroscettica o lato sensu sovranista”.
A porre la questione il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che mette in evidenza quella che, a suo dire, è un’anomalia. E rafforza il concetto “ci spiace rilevare come la manifestazione “A Tutto Volume”, di grande spessore e che richiama un eccezionale numero di cultori della lettura, turisti e appassionati, su determinati temi etici e politici proceda a senso unico, dando spazio prevalentemente ad autori ed ospiti di una sola parte o alfieri del pensiero unico”. Insomma, non siamo al caso della Fiera del Libro di Torino di qualche mese fa, con le proteste per la presenza di una casa editrice di estrema destra, ma piuttosto al suo esatto contrario ed è una forza dello schieramento di destra a sottolineare criticamente il mancato invito di autori di tale area politica.
E per rafforzare la sua doléance Mario Chiavola aggiunge, tirando in ballo i risultati elettorali delle elezioni europee e, perché no, anche quelli dei ballottaggi per le amministrative con il pareggio 12 a 12 tra centrosinisitra e centrodestra a trazione leghista nei comuni capoluoghi, “nessuna voce alternativa o indipendente sarà chiamata a declinare i temi che la maggioranza degli italiani ha chiaramente dichiarato essere quelli cardinali del nostro tempo: l’identità, la tradizione, la tutela della vita e della famiglia, la difesa dei confini e della sovranità dello Stato, le possibili soluzioni alle grandi emergenze umanitarie, il terrorismo e lo scontro tra civiltà”.
Chiavola poi si avvia alla conclusione “non voglio naturalmente fare polemica con gli organizzatori ai quali, anzi, rivolgo i miei migliori in bocca al lupo affinché anche quest’anno la manifestazione possa essere caratterizzata da uno straordinario successo. Voglio, però, precisare che è un peccato e un’occasione sprecata per una manifestazione che vuole – giustamente – diffondere la cultura della lettura, del pensiero critico, dell’informazione e che, proprio per questo, dovrebbe essere più attenta a garantire il pluralismo delle voci. Perché la cultura vera è anche (e soprattutto) dibattito, confronto, scelta critica; ignorare l’esistenza di “voci fuori dal coro” non fa bene a nessuno e di certo non giova all’imparzialità che una manifestazione sovvenzionata anche dal Comune, con i soldi di tutti i cittadini, dovrebbe garantire”. (da.di.)