Preferiscono il fuoco a raffica i consiglieri 5 stelle di Ragusa quando si tratta di segnalazioni relative alla vita cittadina, con qualche tiratina d’orecchi, magari non eccessivamente forte, nei confronti dell’amministrazione Cassì.
Iniziamo con l’indignazione del consigliere Sergio Firrincieli per “lo spettacolo indegno di un paese civile” presentato da cumuli di spazzatura al villaggio Gesuiti con cui la popolosa frazione ha dovuto fare i conti al risveglio di domenica mattina. Firrincieli auspica “forse sarebbe il caso di potenziare ulteriormente, in concomitanza con l’entrata nel vivo della stagione estiva, l’aspetto della comunicazione. Perché esiste un Centro comunale di raccolta, a Marina di Ragusa, a cui ci si può rivolgere per conferire determinate tipologie di rifiuti.
E ciò per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli. Così come quella denunciatami, al villaggio Gesuiti, nella frazione rivierasca della nostra città, dove non è possibile svegliarsi la domenica mattina e trovarsi dinanzi uno spettacolo indegno di qualsiasi paese civile, tra l’altro in piena zona residenziale”. Sergio Firrincieli chiede “all’amministrazione comunale di valutare le soluzioni più opportune per evitare che la mancanza di decoro diventi una costante come, purtroppo, è accaduto anche in questa circostanza. Diciamo che il principale problema è legato alla mancanza di coscienza civica da parte di alcuni cittadini che non possono abbandonare sfalci di potatura così come se nulla fosse accanto ad elettrodomestici, imballaggi di cartone e chi più ne ha più ne metta. Una discarica abusiva del genere non è per nulla ammissibile.
Due ipotesi: o sono ancora cittadini restii, per i motivi più disparati, ad applicare le regole della differenziata; oppure si tratta di villeggianti che arrivano da fuori e che, quindi, non sono stati informati circa le indicazioni che, in tema ambientale, è opportuno rispettare nella nostra città. Di certo, non è possibile pensare trovarsi dinanzi a un ammasso simile di rifiuti. Anche applicare determinate sanzioni, in casi del genere, ha una sua ragion d’essere”. L’intero gruppo consiliare a 5 stelle (Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci), invece, invoca maggiore sicurezza stradale in via Dierna in prossimità di via Falcone, nell’area di nuova espansione della città di Ragusa. Da segnalazioni raccolte tra i residenti si evince che “questo crocevia è diventato teatro di continui incidenti a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Tra le probabili cause di questa piaga, il fatto che molte persone, a bordo di auto, microcar o moto, utilizzino lo smartphone (la questione del multitasking) come se nulla fosse e tutto ciò, naturalmente, fa calare in maniera drastica il livello dell’attenzione”. Dopo un accenno al fatto che “molte arterie stradali tra le più frequentate della nostra città siano rimaste senza il rifacimento delle strisce pedonali”, i consiglieri Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Giovanni Gurrieri e Alessandro Antoci, segnalano anche “quanto accade in via Cervia a Marina di Ragusa. Lungo la strada che parte dalla zona della guardia medica sino all’altra rotatoria che verso destra conduce a Casuzze mentre a sinistra garantisce l’accesso su via Ottaviano, si verificano, soprattutto nottetempo, vere e proprie gare di velocità con i protagonisti che improvvisano improbabili competizioni mettendo a rischio loro stessi ma anche eventuali malcapitati che per caso si dovessero trovare a transitare da quelle parti”.
Infine i consiglieri pentastellati tornano ad insistere, “a proposito di sicurezza, sul discorso delle numerose buche presenti nella rete stradale della nostra città”. La capogruppo consiliare Zaara Federico, da parte sua, nei giorni scorsi aveva lamentato “un nuovo caso di avvelenamento in danno ad animali domestici. Significa che ci sono persone che, noncuranti di tutto, collocano delle sostanze venefiche che potrebbero creare problemi molto seri, ad esempio, anche a bambini nel caso in cui le ingerissero”. La Federico chiede “un controllo attento e accurato da parte della polizia municipale e la predisposizione, nelle zone in cui si è appurata la presenza di veleno, di azioni di bonifica” , esprimendo “forte condanna nei confronti di queste persone che, senza alcuno scrupolo, danneggiano in maniera irrimediabile il futuro dei nostri amici animali, cani e gatti, e rischiano di causare qualcosa di molto più grave”. Infine, Sergio Firrincieli, prende spunto da quanto scritto da Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera “Pochi giorni fa ho percorso il tratto di strada che unisce Ragusa a Caltagirone.
Uno dei luoghi più belli d’Italia. E del mondo. Un esempio di come il Sud possa crescere, creare reddito, attirare residenti stranieri. Ma quella strada, buche a parte, è circondata da rifiuti abbandonati, plastiche, copertoni, elettrodomestici. Al di là, un orizzonte di ordinati campi di grano, vigneti ben tenuti, filari perfetti. Una meraviglia. Mi chiedevo: ma perché non vengono rimossi tutti quei rifiuti? A chi tocca farlo? Perché nessuno si indigna?”. Firrincieli si è preso la briga di indirizzare una lettera aperta al giornalista. Dopo esseri detto “indignato come e forse più di lei”, Firrincieli “esorta i sindaci, in primis quello di Ragusa, a proporsi come capofila tra i suoi colleghi attivando una "task force" per contrastare quella che ormai ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza. Task force che dovrebbe diventare operativa prima nei propri ambiti comunali, sollecitando poi il coinvolgimento dei Liberi consorzi comunali, della Regione e dell’Anas, in quanto rimuovere i rifiuti dai cigli stradali deve diventare una priorità”. (da.di.)