ll sindaco Cassì risponde al consigliere D’Asta in merito allo sversamento di idrocarburi in contrada Moncillè e sull’accesso negato all’impianto di sollevamento Lusia.
In relazione a dichiarazioni del consigliere comunale Mario D’Asta a proposito degli sversamenti di idrocarburi in contrada Moncillè e del negato accesso all’impianto di sollevamento di contrada Lusia, il sindaco Peppe Cassì chiarisce: “Il consigliere D’Asta scambia per disinteresse l’atteggiamento di questa amministrazione, che responsabilmente si astiene dal fare inutili proclami sullo sversamento di idrocarburi di contrada Moncillè. Siamo invero in costante contatto con tutte le parti interessate (Asp, Arpa, Prefettura, Autorità sanitarie) ed il nostro assessore ai Lavori Pubblici si è recato sul sito per constatare di persona quanto accade.
Le azioni di contrasto del fenomeno messe in campo dalla Enimed secondo i protocolli di legge, sono monitorate costantemente ed il livello di inquinamento è sotto osservazione e controllo. E’ bene inoltre precisare che tutti i pozzi utilizzati dal Comune di Ragusa sono ubicati a monte del Torrente Moncillè, distanti qualche chilometro e monitorati con le procedure e nei tempi previsti dal piano di autocontrollo. Quanto alla interrogazione dello stesso consigliere, in merito al diniego di accesso all’impianto Lusia, che imprudentemente imputa a volontà di nascondere qualcosa, sarà il dirigente responsabile a rispondere per iscritto, come previsto dal regolamento consiliare.
Al momento, ricordando che restano sempre validi i principi di conoscenza e rispetto delle norme di sicurezza per accedere a siti con potenziali pericoli, posso solo invitare D’Asta ad informarsi meglio sui poteri ispettivi in capo ai consiglieri, qualora questi poteri spettino ad enti non comunali come Arpa o Vigili del Fuoco”.