“Le continue segnalazioni che arrivano da Punta Braccetto, ritenuta, evidentemente, terra di nessuno, anche alla luce delle disavventure riguardanti la circolazione viaria (circostanza che potrebbe portare anche a problemi di sicurezza in termini di eventuale soccorso) che in questi
ultimi fine settimana hanno caratterizzato i periodi pomeridiani e serali, impongono una riflessione seria e attenta sul futuro di una frazione rivierasca che non può essere abbandonata a se stessa. L’ente di palazzo dell’Aquila, in questo anno, ha abdicato alla possibilità di migliorare la vivibilità di villeggianti e residenti”. Inizia con questa constatazione la nota del consigliere Pd di Ragusa, Mario D’Asta, per riproporre le criticità emerse dopo un confronto con chi vive quotidianamente la frazione, e in particolare con i referenti dell’associazione Per Punta Braccetto.
Questi i punti deboli della frazione balneare che vede il suo territorio diviso tra il Comune di Ragusa e quello di Santa Croce Camerina, con le difficoltà che ovviamente ne conseguono: “si parte dalla realizzazione della rete idrica attraverso la realizzazione di una rete propria o con approvvigionamento da un pozzo esistente e disponibile mediante un progetto già pronto da parte di una società che intende effettuare un investimento in questo senso. E ancora, la realizzazione della rete fognaria mediante il progetto già presente negli uffici comunali.
Queste le altre proposte. La realizzazione dell’ufficio per la delegazione comunale, trasferendo un numero limitato di personale nei mesi di luglio e agosto o almeno l’istituzione del vigile di quartiere affinché si abbia un efficace controllo del territorio. Si chiede, inoltre, l’inserimento in bilancio del principio che almeno il cinquanta per cento delle imposte e tasse pagate dal territorio di Punta Braccetto siano utilizzate per Punta Braccetto. Sul fronte manutenzione è stata chiesta la sistemazione di alcune docce sulla spiaggia confinante con quella di Santa Croce Camerina. E, ancora, la sistemazione della piazzetta di via Randello e l’affidamento della stessa all’associazione”.
Poi il consigliere dem ragusano prosegue su un fronte ‘caldo’, quello della viabilità: “è auspicata la realizzazione di una convenzione al pari di quella già predisposta al castello di Donnafugata per la gestione di una o più aree di parcheggio al fine di convogliare tutte le auto, soprattutto nei prefestivi e festivi, per evitare il blocco dell’unica strada di collegamento necessaria per la sicurezza pubblica, con installazione del divieto di sosta con rimozione ambo i lati su tutta la via Canalotti. Sollecitata pure la regolarizzazione del traffico almeno nei giorni prefestivi e festivi con la presenza di vigili urbani anche in convenzione con Santa Croce Camerina come fatto fino al 2012.
Estensione, inoltre, dell’ordinanza di rimozione forzata a tutta la via Salina e chiusura del tratto della strada sterrata che porta dalla via Salso alla spiaggia dell’area naturalistica mediante prolungamento della via Salso: queste altre due richieste riguardano l’ambito della viabilità così come la realizzazione della circonvallazione mediante l’allungamento della via Salso fino al territorio della Forestale. Sul fronte dell’igiene ambientale, i residenti e i villeggianti chiedono un’ordinanza di sospensione dei controlli sull’acqua potabile da parte dell’Asp sulle attività produttive fintanto che non sarà allacciata la rete idrica o, in alternativa, garantire alle stesse attività l’approvvigionamento idrico necessario al rispetto della normativa sanitaria vigente a prezzi politici.
Per quanto riguarda la sicurezza, è auspicata l’installazione di sistemi di telecontrollo anche in convenzione con il Comune di Santa Croce Camerina per combattere il dilagare dei furti e dello spaccio in forte aumento o, in alternativa, rilascio dell’autorizzazione, in concerto con la Prefettura, all’installazione e gestione delle stesse da parte dell’associazione con incarico a ditta appositamente autorizzata”. Mario D’Asta ricorda anche le altre proposte per Punta Braccetto che attengono agli ambiti della cultura e degli spettacoli oltre che a quelli dell’urbanistica e dello sviluppo.
Ed infine conclude chiedendo “all’amministrazione comunale di tornare ad esaminare tali proposte nel contesto di un negoziato, di un tavolo di confronto per far sì che le stesse possano essere valutate con la massima attenzione sino a diventare fatti concreti. Ed è chiaro che non aspetteremo un altro anno. Faremo sentire la nostra voce in maniera forte e concreta se non ci saranno risposte”. (da.di.)