“E’ da una settimana che, tutti i giorni, manca, a fasi alterne, la luce a Marina di Ragusa. Un black out diventato ormai periodico che sta mettendo a dura prova la resistenza delle attività residenziali, commerciali e turistiche.
Ecco perché, sollecitato da numerosi residenti e operatori del comparto, è arrivato il momento di fare sentire la nostra voce e di sollecitare l’amministrazione comunale affinché faccia altrettanto”. E’ il consigliere comunale Mario D’Asta a dirlo dopo avere preso atto delle lamentele che si stanno verificando nella frazione rivierasca per un disagio ormai diventato sistematico da circa una settimana. “A parte i problemi con cui si confrontano i residenti e i villeggianti, soprattutto quando questi momenti di interruzione dell’energia elettrica durano un ragguardevole lasso di tempo – continua D’Asta – non si può fare a meno di considerare le situazioni critiche che i commercianti si trovano costretti a fronteggiare, soprattutto nei pubblici esercizi, con tutti i prodotti sistemati nei frigoriferi e nei congelatori che rischiano di andare a male.
Insomma, un serio problema ancor più perché lo stesso continua a ripetersi senza soluzione di continuità. Sembra che sia una difficoltà generata da cabine elettriche obsolete e che non sarebbero state potenziate come auspicabile per rispondere alle mutate esigenze della frazione rivierasca. Ho scritto alla società di erogazione dell’energia elettrica chiedendo lumi e soprattutto sollecitando delle verifiche sul campo per evitare che le interruzioni in questione continuino a verificarsi. Sollecito, altresì, il sindaco e l’amministrazione comunale a fare lo stesso, consapevole che ci vuole una forza condivisa per potere ottenere risposte efficaci da parte della società di erogazione dell’energia elettrica.
Mi auguro che a questi black out si possa porre un argine e che si intervenga nella maniera più adatta allo scopo di garantire delle risposte efficaci agli operatori economici, ai residenti e ai villeggianti di Marina che certo non pensavano di dovere fare i conti con disagi di tale sorta”.