Prosegue la polemica portata avanti dai consiglieri 5 stelle di Ragusa nei confronti dell’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Iacono, cui si addebitano le criticità causate dall’adozione della settimana corta nelle scuole, con ripercussioni sul servizio scuolabus, sul servizio mensa, e sul totale delle ore cosiddette studiate.
Critiche continue all’assessore Iacono fin da subito dopo l’inizio delle scuole, e che sono poi aumentate man mano che si sarebbero palesate tali criticità, fino a vedere il gruppo consiliare all’attacco in questa settimana, con interventi in consiglio comunale e con ben due note stampa sullo stesso argomento, con obiettivo sempre l’assessore alla pubblica istruzione. Nell’ultimo comunicato stampa i consiglieri grillini affermano che “le scuole secondarie di primo grado della nostra città stanno rimodulando l’orario di funzionamento. E ciò in barba a tutte quelle che erano state le assicurazioni forniteci in aula dall’assessore alla Pubblica istruzione Giovanni Iacono”.
Spiegano Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Zaara Federico, Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri “l’assessore al ramo ha caldeggiato, nei mesi scorsi, l’adozione della settimana corta invitando i dirigenti ad adeguarsi, motivando, tra l’altro, questa scelta con i ventilati consumi che si sarebbero ottenuti, anche e soprattutto per quanto riguarda i riscaldamenti. I presidi si sono attivati, convocando i consigli di classe, i consigli d’istituto e rimodulando l’orario. Solo che poi l’assessore non ha avuto la lungimiranza di organizzare il servizio degli scuolabus, che era in sca-denza, con un appalto nuovo che prevedesse le modalità opportune, tra cui anche quella del rientro pomeridiano.
Tutto ciò, finora, ha comportato ore studiate in meno sia nelle scuole primarie che in quelle secondarie di primo grado. Solo che, a maggior ragione nel primo caso, le ore perse non potranno più essere recuperate. E tutto ciò per la manifesta incompetenza dell’assessore. I dirigenti scolastici si sono trovati costretti ad arrancare nella gestione di questa nuova e complessa situazione, argomentando alle famiglie motivazioni che sono state e risultano tuttora poco comprensibili”. Se a ciò si aggiunge anche il taglio dei docenti, i consiglieri 5 stelle lamentano che “a partire dal 7 ottobre, in molte saranno le scuole che proporranno questi nuovi orari diversi da quelli che si prevedevano inizialmente.
Tutto ciò, naturalmente, comporta dei disagi per le famiglie che si erano organizzate in un certo modo. Ma non solo. Ribadiamo che mancheranno ore studiate rispetto a quelle che già l’assessore aveva invitato a derogare dal vincolo ministeriale. E tutto ciò anche per la mancanza di concertazione che si rendeva necessaria prima che fosse avviato l’anno scolastico. Insomma, una situazione davvero problematica che merita di essere posta, finalmente, sotto i riflettori perché si intervenga con raziocinio e capacità analitica, così da scongiurare ulteriori problemi”. (da.di.)