Il deputato nazionale On. Nino Minardo interviene sul fallimento Thomas Cook che da opportunità si è trasformato in una fregatura per il territorio siciliano. Il fallimento del colosso britannico, uno dei principali tour operator europei, sta causando conseguenze non indifferenti a moltissime piccole e medie imprese siciliane ed in particolare del Sud est dell’isola legate al settore del turismo.
Molte di queste infatti avevano investito parecchio alla luce degli importanti investimenti da parte della Thomas Cook nel territorio ragusano e nello scalo aeroportuale di Comiso. C’era un grosso progetto di promozione diretto ai mercati di Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Olanda, Regno Unito e Ungheria. Una situazione che certamente ha influito sull’attività dello scalo aeroportuale comisano che adesso guarda con sempre più difficoltà al suo futuro ma il rischio peggiore è che tantissime piccole e medie imprese legate al turismo sono in grosse difficoltà. Gli operatori hanno già chiaro il quadro delle conseguenze subite da tale situazione.
Per l’on Minardo occorre mettere a punto un piano immediato per aiutare il turismo e contenere gli effetti del fallimento del tour operator britannico Thomas Cook. In un’interrogazione ai Ministri del Turismo, sviluppo economico, del lavoro e delle infrastrutture Minardo ha chiesto misure immediate di sostegno economico alle piccole e medie imprese per le perdite derivanti dai mancati pagamenti; misure per la promozione ed il miglioramento dei collegamenti aerei sotto forma di incentivi alle compagnie aeree affinché attivino voli che vadano a coprire il buco finanziario lasciato dalla compagnia di viaggi per evitare ancora gravi ripercussioni alle strutture ricettive esposte nei confronti di Thomas Cook senza dimenticare le possibili conseguenze per i lavoratori che prestano servizio in tali aziende.