I Terroni sbarcano a Ragusa. Il movimento 24 Agosto (M24A-ET) di Pino Aprile apre un circolo nella cittadina iblea. Dopo l’incontro costituente che si è tenuto il 24 agosto scorso al Parco della Grancia (Potenza), il Movimento lanciato da Pino Aprile, giornalista e scrittore,
autore di decine di libri che affrontano la questione meridionale nonché del libro “Terroni”, un saggio giornalistico in cui descrive la sua ricostruzione degli eventi che avrebbero penalizzato economicamente il meridione, dal Risorgimento sino ad oggi, ha cominciato a diffondersi in tutto il meridione. E non solo, visto che in questi giorni è stato inaugurato il circolo della Lombardia. Il movimento che prende il nome dalla data costituente, 24 Agosto appunto, nonché dall’obiettivo che si prefigge dove ET sta per Equità Territoriale, è frutto dell’esigenza di far nascere una iniziativa politica di emergenza democratica. Dopo le peggiori manifestazioni della bulimia di risorse pubbliche che le forze politiche di ogni colore hanno riservato al Nord e al Centro dotandoli di infrastrutture decenti o persino all’avanguardia quali treni ad alta velocità, autostrade, a volta anche inutili e dannose, sistemi di welfare che hanno migliorato il benessere dei cittadini mentre in circa metà del Paese è quasi o del tutto impossibile raggiungere un posto in treno o con una strada che non sia dissestata, piena di buche o mezzo franata, la vicenda dell’Autonomia differenziata ha fatto traboccare il bicchiere.
E i meridionali se ne sono resi finalmente conto. Ma l’azione politica che il Movimento 24A intende intestarsi per correggere queste storture non è una pura rivendicazione meridionale: i valori o sono universali o non sono tali. Se a una città viene negato una tratta ferroviaria, poco importa che sia Matera o Sondrio, ciò vuol dire che ci sono degli italiani ritenuti di Serie B e il cui diritto ad avere il necessario viene dopo il superfluo da aggiungere a chi già ha. Ovunque ci sia un nostro simile la cui qualità umana viene ridotta, la nostra qualità umana è in pericolo. Quindi un’azione politica risanatrice non può avere come valore solo un territorio o i suoi abitanti, ma il principio che i cittadini di uno stesso Stato debbano avere stessi diritti, stesse possibilità e stessi trattamenti altrimenti quello Stato non merita di esistere. L’Equità, quindi, non può essere patrimonio di una parte dell’Italia ma di tutti gli italiani, comunque la pensino. Ciò vuol dire che puoi pensarla come vuoi ed essere del partito che senti tuo, ma se sei onesto, non puoi sottrarti al dovere di fare la tua parte perché siano riconosciuti gli stessi diritti a tutti i cittadini di uno stesso Paese. Per quanto possa suonare male l’Equità è il valore, non il Sud o altro riferimento geografico o etnico.
La denuncia diviene meridionale perché il Mezzogiorno e i suoi abitanti sono stati discriminati e deprivati. Adesso tutte le forze politiche sanno che il Mezzogiorno non è più un corpo morto. E i parlamentari, pochi ma preziosi, che in ogni partito hanno operato con coerenza in difesa dei diritti del Mezzogiorno devono essere pronti a sostenere, senza più freni di parte, la battaglia per il Sud. Il fine del Movimento per l’Equità non è dividersi ma unire. Però alla pari e conservando la propria identità. Il M24A è luogo d’incontro di persone decise a mostrare l’iniquità che regna nel nostro Paese nella distribuzione delle risorse comuni e per indurre le istituzioni, su pressione popolare contraria alle dispari opportunità, a porre rimedio. E’ per sostenere gli obiettivi e le ragioni del Movimento 24 Agosto che anche a Ragusa si insedia il 1° Circolo amici di Pino Aprile. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a partecipare al 1° incontro che si terrà il 20 novembre, mercoledì, alle 19,00 presso il Centro di Aggregazione Culturale sito a Ragusa in via Mario Leggio 174.