“Oggi è il 4 dicembre. E di luminarie natalizie a Ragusa neppure se ne parla. C’è stato un tentativo di abbellire le piazze principali della città con gli alberi di Natale ma sappiamo come è andata a finire. Possibile che ogni anno si debba sempre ripetere la stessa storia?
Possibile che non si riesca a programmare con attenzione? Come se Natale non arrivasse sempre allo stesso periodo”. E’ Mario Chiavola dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento ad evidenziarlo chiarendo che questo frangente temporale può rappresentare, per il comparto del commercio, già in difficoltà per mille motivi, un toccasana non da poco. “E così succede che alcuni privati, i più importanti del territorio, si siano organizzati – continua Chiavola – mentre chi non ha la possibilità economica per farlo deve aspettare che il Comune si adoperi in tal senso, sprecando giorni preziosi per creare quel clima che potrebbe favorire gli acquisti.
Da quello che ci risulta, sembra che l’amministrazione comunale abbia previsto l’installazione di luminarie natalizie. Speriamo si faccia il più in fretta possibile. Sappiamo che ci sono dei passaggi burocratici da espletare. Ma, ripetiamo: non ci si può organizzare per tempo sapendo che le festività natalizie ogni anno si tengono nello stesso periodo? Inoltre, ci è stato riferito che il Comune avrebbe a disposizione per il cartellone natalizio qualcosa come quarantamila euro. Risorse che, oggettivamente, sembrano pochine se raffrontate alle spese ingenti fatte in estate. A ogni modo, non vogliamo certo fare polemica. Ma il nostro intento è quello di sollecitare l’amministrazione comunale ad attivare tutti quei meccanismi virtuosi che possono indurre i consumatori a movimentare lo shopping natalizio nelle aree del centro storico e di Ibla, oltre che nelle altre zone commerciali della città.
E ciò può accadere soltanto se ci sono motivi d’attrazione. Ormai i periodi legati agli acquisti si sono dilatati per cui già dalla fine di novembre occorreva essere pronti con le luminarie. Chiediamo troppo? Vedremo. Diciamo soltanto che è sempre opportuno organizzarsi nella maniera più adeguata. Cosa che, in questa circostanza, purtroppo, non abbiamo avuto modo di riscontrare”.