Aeroporto di Comiso, Stefania Campo: “Invece di salvarlo ci si dibatte per salvare la società che, a sua volta, dovrebbe salvare l’aeroporto. Una sorta di scommessa priva di strategia di gioco”.
“Avevamo chiesto al sindaco di Comiso Mariarita Schembari di fermarci un attimo e di riflettere insieme sulla prospettiva più proficua per non far fallire l’aeroporto e per trovare una strategia comune di ripartenza. Un appello lanciato dismettendo la casacca politica del nostro Movimento e offrendo la massima apertura possibile in termini di condivisione, conoscenze, sostegno istituzionale, proponendo di aprire un dibattito, o meglio uno studio serio e un approfondimento trasparente, sull’opzione della revoca della concessione alla Soaco”. Lo dice la deputata regionale del M5s, Stefania Campo, in merito alla vicenda della concessione della società che gestisce l’aeroporto di Comiso.
“L’indomani, invece, certamente per coincidenza – prosegue Stefania Campo – è stata resa pubblica la delibera di giunta con cui, in estrema solitudine, il sindaco di Comiso propone la ricapitalizzazione della Soaco; cioè propone unilateralmente di continuare a scommettere sempre sullo stesso numero, alla stessa roulette. Un vero e proprio azzardo al buio, vista sia la documentazione a corredo della delibera stessa che la deprimente situazione economico-finanziaria che la Soaco ha saputo costruirsi addosso, con perdite d’esercizio dal primo anno di concessione fino alla data odierna. Milioni e milioni di euro gettati letteralmente al vento, proporzionali solo al numero di probabili viaggiatori che non sono mai riusciti a partire da Comiso. Certo è che il coraggio dell’attuale amministrazione comunale di Comiso di perseverare, senza tentennamenti, lungo il consueto sentiero targato Soaco, non può che lasciarci a bocca aperta, e farci nascere dei dubbi.
Forse hanno informazioni tali, magari sulla privatizzazione della Sac e di Fontanarossa, che a noi non sono ancora pervenute? Forse le rassicurazioni economiche offerte a piene mani da Musumeci arriveranno proprio allo scadere della legislatura regionale e, quindi, proprio a ridosso delle elezioni di rinnovo del governo e del parlamento siciliano? Forse tutto ciò rappresenterà un riconoscimento del presidente alla fedeltà della deputazione locale? Una scommessa anche questa. Ma la verità è che i cittadini sono ormai privi di qualsiasi fiducia sulle capacità gestionali della Soaco ed hanno compreso che ci sono forze politiche ed economiche etnee che non vogliono la crescita dell’aeroporto di Comiso (perché rappresenta uno strumento concorrenziale all’aeroporto e all’economia di Catania) e che, soprattutto, sono stanchi di vedere gestire i gioielli del nostro territorio non da esperti e specialisti del settore ma da persone che occupano, nel migliore dei casi, le terze file della politica nostrana.
E’ arrivato il tempo di cambiare rotta: il sindaco di Comiso si assuma, politicamente, tutte le responsabilità del caso. Sull’aeroporto di Comiso ognuno di noi si sta giocando l’onorabilità oltre che la fiducia dei propri elettori”.