Alla fine, la marcia a tappe forzate per l’approvazione del bilancio previsionale 2020, dopo alcune défaillances del 30 dicembre, con la mancanza del numero legale ed il rinvio all’ultimo giorno dell’anno, ha raggiunto la méta e l’importante strumento economico finanziario del comune di Ragusa è stato approvato, alle 16 di San Silvestro, mentre la gente si preparava per cenoni e feste pubbliche e private.
Dando così ragione al sindaco Peppe Cassì e all’assessore Giovanni Iacono che avevano giocato e vinto la scommessa di approvarlo entro il 31 dicembre senza bisogno di ricorrere alla proroga al 31 marzo. Ed in proposito è stato lo stesso primo cittadino che, intorno alle 19 del 31 dicembre, ha diffuso la nota stampa che riportiamo “l’approvazione del bilancio 2020 entro la fine del 2019 non è una semplice bandierina da appuntarsi, come l’opposizione vorrebbe far credere. Rispettare il termine di legge del 31 dicembre, come mai prima accaduto in questo Comune, garantirà vantaggi all’economia dell’Ente in termini di limiti di spesa, investimenti ed accesso a finanziamenti. Iniziare l’esercizio 2020 nella pienezza della gestione e della disponibilità economica comporta vantaggi concreti.
Si potrà, ad esempio, accendere subito il mutuo necessario per proseguire senza interruzioni il programma di riasfaltatura delle strade cittadine. L’approvazione di oggi, inoltre, conferma la compattezza del gruppo di maggioranza, invero mai venuta meno, e speculativamente messa in dubbio dalla minoranza per l’assenza di 3 consiglieri su 15 alla seduta di ieri: uno all’estero per un viaggio programmato da mesi, uno a letto con la febbre a 40 e uno nell’ascensore del Comune e arrivato in aula con un minuto di ritardo…! Un gruppo che risponde coi fatti a chi chiede la verifica del numero legale e poi sgattaiola poco onorevolmente fuori dall’aula, attuando i peggiori trucchetti della vecchia politica, o a chi non si presenta per niente, in una seduta consiliare certamente scomoda a ridosso del Capodanno, ma di importanza fondamentale per la città e per i cittadini”. (da.di.)