“Ritorneremo a breve a Roma per incontrare nuovamente il ministro Costa su di una serie di importanti questioni territoriali, fra cui l’emergenza ambientale dei Macconi, le ricerche petrolifere in Val di Noto e, chiaramente, l’istituzione del Parco nazionale degli Iblei”. Lo annuncia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, che ieri ha partecipato all’incontro decisivo sul Parco presso l’ex Provincia regionale di Ragusa, organizzato dall’assessorato al Territorio e ambiente della Regione Siciliana su determinante impulso del ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa.
“Ho apprezzato moltissimo la presentazione dei funzionari regionali Giorgio Occhipinti e Attilio Guarraci, che sono riusciti a diradare le perplessità che, in passato, alcuni dei 27 comuni avevano sollevato sull’istituzione del Parco stesso. Il Parco non porterà alcun tipo di vincolo aggiuntivo a quelli già esistenti ma solo occasioni di crescita e valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio, e una delle più concrete sarà quella di potere usufruire di nuovi fondi ministeriali da destinare a investimenti, infrastrutture, ricostruzioni e quant’altro. È stato, inoltre, definitivamente chiarito, soprattutto ai sindaci, che si potranno presentare ulteriori definizioni dettagliate per la distinzione tra zone naturalistiche e zone antropizzate, dove il livello di tutela sarà nettamente inferiore.
Si potranno anche ridefinire i perimetri dell’area del Parco, consentendo pertanto l’ingresso in corso d’opera di nuovi Comuni e l’accoglimento di nuove aree. Infine, è stato ribadito che il Parco è così vasto in superfice semplicemente perché la finalità della sua istituzione era, ed è, quella di preservare l’identità stessa dell’area dei Monti Iblei nella propria complessiva integrità territoriale, come una sorta di ‘bioregione’. Insomma, l’iter prosegue spedito verso i prossimi step: la redazione del Regolamento e l’elaborazione del Piano, ovvero, verso gli strumenti fondanti per ogni successivo passo amministrativo. Iter che verrà concertato con tutti i sindaci e i rappresentanti delle ex province, senza fughe in avanti, stimolando la massima partecipazione e condivisione da parte del Ministero e della Regione stessa”.