Pozzallo – “Veniamo a conoscenza dagli organi di stampa che il migrante giunto ieri all’hotspot di Pozzallo, assieme ad altri 49, è risultato positivo al COVID-19”. E’ quanto scrivono in una lettera inviata al prefetto di Ragusa i consiglieri comunali Salvatore Toscano, Giuseppe Sulsenti, Monte Raffaele, Antonio Zocco Pisana, Barbara Sparacino, Maria Colombo, Giorgio Scarso. “Nel non comprendere le oscure motivazioni che hanno portato a spostare a Pozzallo i migranti di Porto Empedocle con tutti i rischi connessi allo spostamento – quando i cittadini non possono correttamente neanche uscire per una passeggiata – si rappresenta la situazione di grave pericolo per la città, nonostante le rassicurazioni che il sindaco aveva fatto in interviste televisive affermando che i migranti trasferiti a Pozzallo sarebbero stati tutti controllati e posti in sicurezza.
Si chiede pertanto di provvedere con urgenza a mettere in sicurezza sanitaria e in assoluto isolamento tutta l’area dell’hotspot e limitrofa e di porre in quarantena controllata tutti gli operatori (forze dell’ordine, medici, operatori sociali e assistenziali, protezione civile, ecc…) che in qualche modo hanno avuto contatti con i 50 migranti, fra i quali – è presumibile – possono esserci ulteriori casi di contagio. E anche il sindaco – qualora abbia avuto contatti con persone a rischio da sottoporre in quarantena – dovrebbe sottoporsi a sua volta in quarantena volontaria al fine di evitare il rischio di diffondere il contagio, come hanno fatto in occasioni simili con senso di responsabilità altri sindaci e politici con cariche.
A tutti i cittadini, ai quali la presente è diffusa per conoscenza, si chiede parimenti di segnalarsi e porsi in quarantena volontaria in caso di contatti avvenuti da ieri con soggetti a rischio (medici operanti al porto, così come forze dell’ordine e operatori assistenziali). Si chiede infine che parte delle somme destinate all’hotspot (che non è un centro di accoglienza e dove i migranti dovrebbero permanere per sole 48 ore) venga utilizzata per incrementare con apposito progetto il servizio della polizia municipale, al fine di limitare al massimo i possibili rischi di contagio con un più capillare controllo del territorio”.