Scicli – “Ci mancava lo sbarco di Pasqua. Una vicenda semplicemente assurda. E, per questo motivo, ho deciso di indirizzare una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e, per conoscenza, al sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, affinché da subito possa essere presa in considerazione questa vicenda, visto che, tra l’altro, approssimandosi il bel tempo, e in barba a tutti i proclami sinora fatti circa la chiusura dei porti, rischiamo di assistere a ulteriori eventi analoghi nei prossimi giorni”.
E’ quanto afferma il deputato regionale della Lega, Orazio Ragusa, secondo cui l’episodio odierno, con un centinaio di migranti sbarcati a Pozzallo, non può passare sotto silenzio “ma è piuttosto – aggiunge – la cartina di tornasole rispetto a ciò che dobbiamo attenderci da qui a breve”. “E mentre da un lato – dice ancora il parlamentare all’Ars – prendiamo atto di una Sanità che corre a due velocità, con differenze evidenti tra Nord e Sud Italia, dall’altro non possiamo consentire che il sistema di chiusura dei porti faccia acqua in questo modo.
Gli sbarchi sono da fermare senza se e senza ma in un periodo di emergenza sanitaria come quello attuale. Non possiamo consentirci distrazioni di sorta come, tra l’altro, ha dimostrato il recente caso del migrante egiziano risultato positivo, trasferito da Porto Empedocle a Pozzallo. La nostra comunità si attende risposte certe. Ma, soprattutto, chiede di non essere messa in pericolo. Ci vuole un pizzico di buonsenso e, soprattutto, dobbiamo attivare tutte quelle procedure che consentano di controbattere alle modificate strategie dei trafficanti di uomini che, adesso, hanno scelto questo sistema, quello dei barchini, cioè, per fare arrivare alla meta i migranti.
Per quanti sono già approdati, una soluzione potrebbe essere quella di predisporre la quarantena in una nave che stia in rada e senza che si crei alcun contatto di sorta con la popolazione. Finora la popolazione iblea ha cercato di seguire al meglio le prescrizioni, limitando al massimo i contagi. Non si capisce perché la stessa dovrebbe essere sottoposta a questa situazione di pericolo. Chiediamo alle massime autorità dello Stato italiano di intervenire in maniera rapida ed efficace”.