Ragusa – E’ durata fino alle 2 di notte la riunione del consiglio comunale di Ragusa, tenuta in conference call, e con all’ordine del giorno dei lavori nove punti. Si è trattato della prima seduta dopo oltre di mesi di sospensione dovuti al lockdown. Il racconto e le obiezioni alla riunione del civico consesso se li è assunti il consigliere 5 stelle Giovanni Gurrieri che inizia con una constatazione “martedì pomeriggio, a partire dalle 17, con il sistema della conference call, si è svolto il Consiglio comunale di Ragusa. Considerando che il consesso, in seduta ordinaria, non si riuniva da due mesi, la convocazione è risultata essere quella delle grandi occasioni con ben nove punti all’ordine del giorno, dal rendiconto di gestione alla rinegoziazione dei mutui, compresi gli atti di indirizzo delle opposizioni.
Quindi, tra le comunicazioni, gli interventi e le votazioni che, nonostante la buona volontà del presidente del Consiglio, è stato quasi impossibile seguire con attenzione, si è continuato in maniera imperterrita fino a notte”. La critica di Gurrieri è dunque rivolta alla modalità scelta “personalmente, questo modus operandi, non per il protrarsi della seduta fino a tarda notte, bensì perché atti di tale importanza come questi non possono essere esitati in siffatta maniera” e ricorda “nelle settimane scorse avevamo proposto di riunirci presso la sala conferenze dello sviluppo economico, in contrada Mugno, perché più spaziosa e “sicura” dell’aula consiliare e in linea con i parametri di sicurezza Covid, ma da parte dell’amministrazione abbiamo ricevuto il solito parere contrario”. Quello che però preoccupa maggiormente il consigliere pentastellato e gli provoca ‘sconforto’ è che “nelle prossime ore non giungeranno risposte diverse ai cittadini o alle imprese, con riferimento ad atti utili per il rilancio del nostro territorio e dei comparti produttivi principali, ma solo tante belle parole. Intanto si è fatta notte fonda, arrivano le due sull’orologio e la seduta viene rinviata mentre si continuerà a fare il gioco delle tre carte. Alla fine di tutto ciò, abbiamo ufficialmente appreso che la discarica di Cava dei modicani dovrà essere ampliata e quindi realizzata una quarta vasca di stoccaggio dei rifiuti. Una circostanza che non mi trova d’accordo e assolutamente da rifuggire perché andrà ad incidere sul paesaggio circostante e sulla perimetrazione del Parco degli Iblei. Come si farà a conciliare le due cose?”. (da.di.)