Ragusa – Pace ritrovata all’interno del gruppo consiliare 5 stelle di Ragusa tra Giovanni Gurrieri e Sergio Firrincieli dopo le recriminazioni del primo nei confronti del suo capogruppo? Sembrerebbe proprio di sì, tant’è che i due sono usciti con un comunicato a firma congiunta per lamentare che la maggioranza, nella seduta consiliare di martedì pomeriggio, avesse respinto due ordini del giorno da loro presentati. La proposta di Firrincieli era relativa ai dehors, partendo da questa considerazione “la Regione mette a disposizione un fondo a compensazione dei mancati introiti per i comuni che intendono esentare le imprese dal pagamento del suolo pubblico e piuttosto questa amministrazione comunale si limita a farlo solo parzialmente.
Parliamo di somme simboliche che il nostro Comune avrebbe già potuto decidere di eliminare ma tant'è l'amministrazione ha scelto di adottare la politica del braccino corto e non viene incontro alle categorie che oggi hanno più bisogno di sostegno”. Poi il capogruppo grillino prosegue “stiamo parlando di una tassa con un gettito di appena 200mila euro che nel bilancio dell'ente rappresentano, come dire, 1,5 euro su uno stipendio di 1.500. Credo che chiunque, anche se in difficoltà, accetterebbe di fornire un contributo così risibile se sapesse che può essere di sollievo ad un settore fondamentale per l’economia della città.
Per quanto riguarda ristoranti, bar e attività per la somministrazione, dunque, nessuna richiesta di provvidenze elargite a pioggia, bensì un contributo di appena il 30% per un massimo di 1.000 euro finalizzato alla realizzazione di dehors che però innesca sviluppo e contribuisce a mantenere posti di lavoro. Questo era il senso dell’ordine del giorno presentato. Per fare lavorare anche il geometra, il falegname, il fabbro, il vetraio, chi installa tende e altri artigiani del settore. Niente, è stato detto di no pure a questo. E la maggioranza, in questo periodo economico così difficile per tutti, si è assunta una grande responsabilità”. Firrincieli poi obietta “ci viene detto attendiamo Roma, attendiamo Palermo e tuttavia ci viene spiegato che i sistemi per attingere ai fondi messi a disposizione sono farraginosi e lunghi i tempi di attesa: non sarebbe perciò il caso di intervenire intanto con fondi nostri per dare sollievo alla città e poi rifarci secondo i tempi dettati dalla burocrazia? Non possiamo fare a meno di evidenziare che il problema è ora.
I cittadini, le imprese hanno bisogno adesso di sostegni specifici. Non si può stare a guardare dalla finestra mentre alcune aziende stanno decidendo per il futuro se aprire la propria attività oppure no. Una grande delusione per gli operatori economici della nostra città. E, soprattutto, è strano che questa decisione sia stata in qualche modo argomentata dal vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico, Giovanna Licitra, che, piuttosto, avrebbe dovuto apprezzare la nostra proposta tesa a salvaguardare il futuro delle piccole e medie imprese. L’assessore sa benissimo che il tempo è prezioso e che tra qualche settimana troveremo soltanto le macerie. Qui è questione di giorni ed era indispensabile che il Comune, invece di attendere, prendesse il toro con le corna”.
E’ poi la volta di intervenire per Giovanni Gurrieri che si è visto respingere un suo ordine del giorno con cui chiedeva all’amministrazione un intervento di bonifica e manutenzione della strada comunale ex Sp 76 e della strada comunale di collegamento tra le contrade Carcara e Palazzola dove, tra l’altro, insistono alcune strutture ricettive. Spiega Gurrieri “da un mio sopralluogo a febbraio avevo avuto modo di riscontrare la presenza di amianto, rifiuti speciali ospedalieri, tra cui siringhe abbandonate come se nulla fosse. In zona, che offre, lo ricordo, panorami molto suggestivi, insistono una ottantina di posti letto. Per non parlare della presenza di Torre Mastro, una delle più importanti masserie fortificate. Oltre alla presenza di rifiuti di ogni genere, anche il fondo stradale completamente dissestato”. Poi sconsolatamente il consigliere Gurrieri prendere atto che “anche in questo caso, la richiesta è stata respinta e anche in questo caso la maggioranza, che ha bocciato l’odg in questione, ha motivato la decisione con il solito atteggiamento di sufficienza, dicendo che già l’amministrazione comunale ci sta pensando e che entro l’anno l’intervento sarà effettuato.
Si sono presi, comunque, una grande responsabilità nei confronti degli operatori economici e delle numerose persone che apprezzano questa zona dal punto di vista ambientale, tra carrubi e ulivi secolari. Anche in questa circostanza, in ogni caso, è da sottolineare il mancato riconoscimento dell’attività di controllo e verifica portata avanti dal consigliere comunale”. E per concludere, noi torniamo all’inizio, quando avevamo parlato di pace fatta tra Gurrieri e Firrincieli. Non sappiamo cosa sia accaduto, se tra i due o all’interno del gruppo ci sia stato il confronto auspicato da Gurrieri. Sappiamo piuttosto che se ieri avevamo parlato di temporale primaverile o di uragano estivo, oggi il tutto può venire derubricato alla classica ‘tempesta in un bicchier d’acqua’. (da.di.)