Ragusa – Oggetto di un altro attacco, dopo quello del capogruppo m5 Firrincieli (ne riferiamo in altra parte del giornale n.d.r.), l’assessore allo sviluppo economico e vicesindaco Giovanna Licitra. A prendesela con lei, e non è certo la prima volta, il movimento civico Territorio che lo fa con una nota a firma del suo stato maggiore, il segretario cittadino Michele Tasca – segretario cittadino Territorio Ragusa , il vice Emanuele Distefano e il Presidente di territorio Ragusa Andrea Battaglia. Tutti si dicono “preoccupati per la crisi economico-sociale mentre al Comune si dilettano con iniziative assai discutibili”.
Dopo aver messo le mani avanti dicendosi consapevoli che “l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Ragusa rubricherà il nostro intervento come mossa con finalità elettorale” i tre esponenti apicali di Territorio ribadiscono “forti preoccupazioni in ordine alla dilagante crisi economico-sociale che si sta diffondendo, in città, come non ha fatto il corona virus. Pochi i contagiati in città, moltissimi quelli colpiti dalla crisi, i cui effetti sono tutti, ancora da verificare”. E ancora una volta un addebito, comune anche ad altre opposizioni, viene rivolto all’amministrazione cittadina che avrebbe “recitato solo un ruolo di passacarte, ha distribuito i fondi erogati dal governo nazionale, quando arriveranno, e se arriveranno, procederà alla distribuzione di quelli regionali, quando sarà consentito dalle norme burocratiche particolarmente complicate imposte da Palermo”.
Ed anche verso la Regione non manca una frecciata quando Territorio afferma “alla gente poco interessa della burocrazia, poco interessa delle decisioni di Musumeci che ha scelto di privilegiare quelli a reddito zero, relegando ad un secondo stadio di distribuzione l’erogazione anche per chi percepisce un assegno di invalidità o una indennità di accompagnamento. Piuttosto a Ragusa, fuori del dovuto e dell’ordinario, ben poco in fatto di misure e di provvedimenti concreti per aiutare le imprese, si va avanti con questa storiella dell’ “aspettiamo di conoscere gli interventi di Stato e Regione per non creare sovrapposizioni, di concreto c’è poco, qualche provvedimento per i dehors che, già a prima vista, appare più complicato di quanto avviene, per esempio, a Palermo”.
E dopo questo giro di preamboli si capisce dove si intedeva andare a parare “oggi scopriamo di cosa si interessa l’assessore allo sviluppo economico della città: pare in totale autonomia, senza coinvolgere i colleghi di giunta e la maggioranza, senza nemmeno portare a conoscenza della Presidente della Commissione Sviluppo Economico l’iniziativa, fa istruire un bando per il posteggio riservato a 15 autobar. Potrebbe essere un segnale per questa categoria che vede sfumare appuntamenti classici dell’estate, ma l’idea di mettere molti autobar accanto ad attività di ristorazione e di somministrazione esistenti, non sembra proprio l’idea giusta”. Per cui Territorio afferma “siamo curiosi di capire cosa ne pensano le associazioni di categoria, cosa ne pensano i titolari delle attività potenzialmente danneggiate, si resta imbambolati davanti a scelte dovute, forse, a pressioni esterne, come è già avvenuto l’estate corsa per le bancarelle al lungomare Andrea Doria, ma è chiaro che, a questo punto, il Sindaco deve capire che non è solo questione di cambio di passo, come ha auspicato qualche autorevole consigliere di maggioranza (il riferimento è molto probabilmente alla lettera aperta di Corrada Iacono e Cettina Raniolo di qualche settimana fa n.d.r.). Occorre, invece, fermarsi e riflettere, verificare l’operato dei componenti della giunta e registrare atteggiamenti di protagonismo che, da tempo, hanno minato la coesione fra gli assessori e i rapporti fra consiglieri di maggioranza e giunta”.
Infine Michele Tasca, Emanuele Distefano ed Andrea Battaglia concludono “non lo diciamo in funzione di strategie elettorali, anzi potremmo godere di queste sbandate dell’amministrazione, ma siamo sinceramente preoccupati perché, in tema di sviluppo economico non si è visto nulla, come, del resto sancito dai Revisori dei Conti in materia di fondi europei. La crisi post emergenza sanitaria rende assai critica la situazione, i soggetti che sarebbero chiamati a portare idee e soluzioni per alleviare il disagio di tutte le categorie economiche rivelano inadeguatezza al ruolo e incapacità di rispondere alle esigenze, come invece sta avvenendo in molti altri comuni della Sicilia e d’Italia. Il Sindaco dovrebbe riflettere e adottare le decisioni che la città aspetta, ne va del suo futuro politico”. (da.di.)