Ragusa – Ancora interventi di forze politiche e civiche con cui si chiedono al Comune misure di sostegno a favore delle famiglie. Il gruppo consiliare 5 stelle, Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci, a proposito dei buoni spesa, temono che si “rischi uno scarto di tempo eccessivo tra quelli erogati con i fondi nazionali e gli altri gestiti con risorse regionali per cui chiedono di mettere mano ai capitoli del bilancio comunale”. I consiglieri pentastellati constatano che “i buoni spesa messi a disposizione dal governo nazionale sono già stati spesi.
Adesso, però, c’è chi comincia a telefonare per capire quando arriveranno i ristori relativi alle risorse economiche stanziate dalla Giunta regionale guidata da Musumeci”. In base alle informazioni fornite dal settore Servizi sociali si apprende che “le istanze in questione possano essere presentate sino al 31 maggio. Quindi, saranno formate le nuove graduatorie. Quella degli ammissibili si ritiene che possa essere pronta entro il 10 giugno, sempre ammesso e non concesso che ci sia la possibilità di presentare ricorso da parte degli esclusi. E’ probabile che i requisiti per l’ammissibilità, rispetto alle precedenti istanze, dovranno essere rivalutati visto che, magari, alcune persone hanno ricominciato a lavorare e quindi possono contare su altri redditi.
A ogni modo, sembra pacifico che l’importo dei buoni spesa con i fondi regionali sarà inferiore a quello dei buoni spesa con i fondi nazionali. Se una famiglia di quattro persone, ad esempio, ha percepito con i fondi del governo nazionale 800 euro circa di buoni spesa, adesso lo stesso subirà una riduzione del 25%-30%”. Ma a preoccupare i consiglieri m5 anche la temistica necessaria in quanto “i buoni, in caso delle famiglie che ne ravvisano il bisogno, sono già andati esauriti la scorsa settimana e, in alcuni casi, anche prima. Stiamo parlando di attendere sino a giorno 10, forse 12, addirittura 15 giugno, un lasso di tempo pesantissimo per chi si ritrova senza alcun tipo di sostegno economico. Abbiamo certezza circa la scadenza dei termini per la presentazione delle relative istanze. Ma cosa si intende fare con le persone che hanno bisogno? Si interverrà con fondi del bilancio comunale o si lascerà che chi ha necessità si arrangi in qualche modo? Lanciamo una proposta. E cioè mettere a disposizione le somme che erano già stanziate nel capitolo dei Servizi sociali del Comune per cercare di tamponare questa complessa situazione.
L’amministrazione municipale ha il dovere di impegnarsi in prima linea per fornire conforto a chi ne ha necessità”. Attenzione invece rivolta alla Tari da parte dell’associazione Ragusa in Movimento, il cui presidente Mario Chiavola chiede “che fine ha fatto il bando predisposto ogni anno dal comune per l’esenzione parziale o totale della Tari che viene incontro alle esigenze delle famiglie con basso reddito?” Spiega Chiavola “le fasce più deboli, che dimostrano di essere tali attraverso l’Isee fino allo scorso anno potevano avvalersi dell’esenzione o della riduzione in questione. Ci risulta che, ancora oggi, il bando di cui stiamo parlando non sia stato ancora predisposto mentre le prime rate Tari sono già state emanate nel mese di marzo sebbene poi, a causa della pandemia, i termini di scadenza delle stesse siano stati posticipati.
Ma proprio perché ci troviamo di fronte a una situazione economica eccezionale, con numerose famiglie in crisi, sarebbe opportuno accelerare questa procedura e favorire tutti quei nuclei familiari che rientrano nei requisiti previsti. E’ necessario, dunque, che si possa valutare con la massima attenzione la predisposizione dei meccanismi procedurali al fine dell’attivazione degli stessi così da favorire chi ne ha l’esigenza, possedendo i requisiti indicati dal bando. Riteniamo che non si possa più attendere oltre e che tale bando debba essere redatto il prima possibile”. Una buona notizia infine, relativamente all’Imu, giunge questa volta dal Comune stesso che informa “i contribuenti che in sede di prima applicazione della nuova imposta, la prima rata da corrispondere (entro il 16 giugno 2020) è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019.
Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno (entro il 16 dicembre 2020) dovrà essere eseguito, a conguaglio, sulla base delle aliquote che saranno successivamente approvate dal Comune di Ragusa entro i termini di legge e che saranno pubblicate nel sito internet dell’Ente oltre nel sito del Dipartimento dell’Economia e delle Finanze. Il versamento del 50% deve essere effettuato per il periodo di imposta relativo al primo semestre 2020 utilizzando i codici tributo dell’IMU. Seguono poi alcune informazioni per i casi in cui non è dovuta la prima rata dell'imposta municipale propria (IMU). Infine, cosa molta importate, il Comune di Ragusa informa che, in ragione della grave crisi economica determinata dalla pandemia COVID-19, limitatamente ai contribuenti che hanno registrato difficoltà economiche, la scadenza della prima rata dell’IMU relativa al 2020 si potrà pagare entro il 16 settembre 2020. Le condizioni di difficoltà economica saranno attestate, a pena di decadenza entro il 31 ottobre 2020, su modello di autocertificazione predisposto dall’ente. (da.di.)