Ragusa – L’allarme sul diffondersi dello spaccio nel centro storico superiore di Ragusa, l’arresto di due pusher nei pressi del parco del City che sembra essere diventata la nuova piazza della droga, hanno provocato anche la presa di posizione dell’associazione Ragusa in movimento a cui va riconosciuto l’indubbio merito di avere da tempo attenzionato i vari problemi che affligono questa parte centrale della città, avviata verso la desertificazione e quindi verso il degrado. Il presidente dell’associazione, Mario Chiavola, afferma “apprendere che la nostra città deve fare i conti con la presenza di spacciatori in alcune aree sensibili, in particolare nel centro storico, ci fa cadere le braccia e ci fa gridare con forza che, per quanto riguarda l’aspetto dell’ordine pubblico, l’amministrazione comunale si deve muovere il prima possibile per cercare di debellare questa piaga che può minare alla base il percorso di crescita delle future generazioni.
L’amministrazione comunale deve creare le condizioni, coinvolgendo le forze dell’ordine, facendo rete con le agenzie educative, mettendo in moto i necessari percorsi di sensibilizzazione, affinché questo processo di turbativa sociale possa essere contenuto e, se possibile, completamente estirpato”. Chiavola si fa forte di quanto appurato durante il periodo peggiore del lockdown con “l’azione di volontariato messa in campo da Ragusa in movimento grazie anche al supporto di decine e decine di persone pronte a raccogliere il nostro invito ad aiutare chi ne aveva di bisogno” facendo scoprire quanta sensibilità ci sia in giro e quanta necessità a cui far fronte.
Per quanto riguarda lo spaccio Chiavola ritiene che sia “questa una battaglia che non può non vederci coinvolti. Come associazione, da tempo ci battiamo per fare in modo che talune forme di pericolosità sociale, e lo spaccio rientra di sicuro tra queste, possano essere fermate. La voglia di formare un fronte comune c’è tutta anche da parte nostra. Ma devono essere le istituzioni, per la specificità della loro mission, ad andare avanti lungo questa strada che, lo ribadiamo, non può essere solo di alcuni ma deve riguardare tutti. Ci dispiace soltanto che, nel dibattito sviluppatosi in questi giorni attorno alla vicenda, non abbiamo sentito il sindaco spendere una sola parola sull’argomento.
Forse anche un cenno di conforto, per rassicurare le famiglie ragusane sul fatto che si farà il possibile per estirpare il fenomeno, non sarebbe male. In ogni caso, ribadiamo che occorre lavorare in sinergia nel tentativo di dare risposte alla collettività. Basta con i pusher in centro storico, basta con gli spacciatori di sostanze mortali nella nostra città”. (da.di.)