Ragusa – Con l’entrata nel vivo della stagione balneare, si corre il rischio che sulle spiagge si verifichino “comportamenti poco consoni che possono mettere a rischio l’incolumità altrui” e per i quali i consiglieri democratici Mario Chiavola e Mario D’Asta invocano “la necessità di maggiore responsabilità e sanzioni quando servono”. I due esponenti Pd nel consiglio comunale di Ragusa prendono spunto “da uno spiacevole episodio di cronaca accaduto in una spiaggia della nostra provincia, per segnalare che fatti del genere rischiano, purtroppo, di verificarsi anche lungo gli arenili di Marina di Ragusa. Sarebbero indispensabili comportamenti più responsabili e, qualora ciò non accadesse, controlli più serrati e sanzioni mirate a tutela della pubblica incolumità”.
L’episodio cui fanno riferimento “è accaduto a Sampieri dove un bambino di sei mesi è stato colpito in faccia da una pallonata, mentre lo scorso fine settimana comportamenti del genere, poco consoni alla tutela di chi intende trascorrere in santa pace qualche ora di relax in spiaggia, sono stati segnalati anche sulle spiagge di Marina di Ragusa”. “Per carità – proseguono Chiavola e D’Asta – nulla da ridire su chi intende trascorrere il proprio tempo sugli arenili facendo attività fisica. Ma che ciò avvenga nelle aree allo scopo dedicate, in piena sicurezza, senza creare pericolo nei confronti degli altri. D’altro canto, l’estate 2020 che si stiamo apprestando a vivere, si caratterizzerà per gli strascichi dell’emergenza sanitaria che non è ancora ultimata.
E dovremo, dunque, gestire questa situazione con la massima attenzione, evitando che si possano ingenerare tensioni di qualsiasi tipo. E’ opportuno, dunque, che si possa intervenire laddove necessario per dissuadere chi mette in pratica comportamenti poco consoni. E, soprattutto, che si cerchi il più possibile di sensibilizzare i bagnanti che scelgono le nostre spiagge ad adottare comportamenti non lesivi della sicurezza altrui. Ricevere una pallonata in piena faccia non fa certo piacere ma, soprattutto, può procurare anche dei danni. E su queste cose non si può scherzare”. (da.di.)