Ragusa – Il capogruppo consiliare dem Mario Chiavola segnala che il servizio di accompagnamento all’interno del cimitero di Ragusa centro non funziona e l’assessore ai servizi cimiteriali Giovanni Iacono assicura che “lo stesso servizio è ripreso nel corso della giornata di mercoledì 16 dicembre, in quanto è stato necessario eseguire dei lavori di messa in sicurezza dell’automezzo utilizzato per svolgere detto servizio”. Anzi, Iacono aggiunge “di aver dato disposizione agli uffici comunali competenti di prevedere che l’accompagnamento delle persone con difficoltà di deambulazione all’interno dei cimiteri di Ragusa e Ibla con apposito automezzo, possa essere svolto anche il giovedì, giornata in cui in atto non è previsto, garantendolo in tale modo tutti i giorni della settimana”. Mario Chiavola aveva parlato di “una discriminazione inaccettabile che una persona invalida di 83 anni non abbia potuto usufruire del servizio di accompagnamento con la macchina all’interno del cimitero comunale.
E’ un fatto gravissimo quello che ci è stato denunciato, ancora di più perché appare davvero angosciante che una persona di quella età non abbia potuto rendere omaggio al proprio figlio venuto a mancare appena due mesi fa”. L’esponente democratico nell’adombrare “la circostanza che si sia potuta trattare di una sospensione di pubblico servizio” aveva aggiunto “non voglio entrare nel merito delle responsabilità, perché non è mia competenza – ma sottolineo con forza che quanto accaduto è molto grave. Ancora di più perché eravamo in presenza di una ordinanza sindacale che, a causa dell’emergenza sanitaria, sospendeva il suddetto servizio di accompagnamento in auto e che, però, aveva perso ogni effetto non essendo stata prorogata. L’ordinanza in questione, infatti, è scaduta il 6 dicembre scorso mentre l’episodio di cui parlo è accaduto appena qualche giorno fa.
Quindi, il servizio in questione avrebbe già dovuto essere operativo. E’ stato solo un caso? Oppure è la normalità? Ci rivolgiamo all’Amministrazione comunale affinché verifichi che cosa è accaduto e auspichiamo, naturalmente, che episodi del genere non si ripetano più. E’ inconcepibile vietare a una persona anziana disabile di rendere vista al proprio figlio defunto”. (da.di.)