Ragusa – Scuole riaperte dal 18 gennaio a Ragusa senza che nulla si fosse saputo sull’esito dei tamponi per il monitoraggio circa l’andamento della diffusione del contagio da Covid-19 stabilito dalla Regione. A porre la questione il capogruppo democratico al consiglio comunale di Ragusa, Mario Chiavola, che chiede “non sappiamo se e quante persone hanno partecipato, con riferimento agli studenti e al personale scolastico a cui era principalmente rivolto, e quali risultati sono stati ottenuti. Segnaliamo poi qualche anomalia, sulla scorta degli altri dati resi pubblici. E’ normale che Santa Croce faccia quattro volte il numero dei tamponi della città di Ragusa? E’ normale che Scicli, che ha una popolazione pari a un terzo rispetto a quella del capoluogo, faccia il doppio dei tamponi? Che prevenzione c’è stata nel corso di quest’ultimo fine settimana, nella nostra città, in merito al rientro a scuola così come previsto dalle circolari?
Che tipo di sensibilizzazione è stata attuata?”. Ma oltre a questa serie di pesanti domande, Chiavola osserva anche “ci risulta, altresì, e vorremmo sapere se è davvero così, che non c’è stata precedenza alcuna per il personale scolastico. Le scuole avrebbero diffuso una circolare sostenendo che per il personale esisteva una corsia preferenziale proprio in vista del rientro di oggi. Almeno sabato, però, cancelli chiusi alle 13 e tamponi che sono stati fatti a chiunque si presentasse. Certo, è opportuno chiarire che questi tamponi avrebbero dovuto essere effettuati in maniera volontaria. Ma senza uno screening il più possibile affidabile, come si fa ad avventurarsi verso la riapertura delle scuole sapendo che ci troviamo nella fase iniziale della terza ondata? Aspettiamo risposte da parte dell’amministrazione comunale, risposte che risultino il più possibile convincenti”. (da.di.)