Un passaporto sanitario e maggiori controlli per chi deciderà in estate di passare le vacanze in Sicilia. La proposta del deputato regionale Orazio Ragusa per aiutare l'intero settore
“Sulla scorta di quanto sta già accadendo in altre regioni italiane ad alta vocazione turistica, sarebbe il caso che anche in Sicilia, oltre a guardare già all’estate 2021, ci si organizzasse per fornire le opportune certezze al settore turistico. In che modo? Potenziando i controlli per gli arrivi nell’isola, naturalmente. E, soprattutto, facendo in modo che chi giunge sul suolo siciliano possa presentare un certificato di negatività o di avvenuta vaccinazione. Perché tutto questo funzioni, però, è necessario fare partire il sistema dei controlli ben prima dell’inizio della stagione estiva”. E’ il senso della proposta lanciata dal presidente della commissione Attività produttive all’Ars, on. Orazio Ragusa, sottolineando la necessità di individuare una via, in collaborazione con il Governo nazionale, che assicuri alle imprese di settore del territorio isolano la possibilità di potere affrontare la stagione senza eccessivi assilli.
LA DICHIARAZIONE DEL DEPUTATO ORAZIO RAGUSA
“La situazione, in Sicilia, lo sappiamo – continua l’on. Ragusa – è in fase di miglioramento. E speriamo prosegua così anche nelle prossime settimane. Se a ciò aggiungiamo le vaccinazioni, quelle già in atto e quelle che saranno effettuate a giorni, ci sono tutte le condizioni per percorrere sino in fondo la strada che ci porterà a uscire da questo incubo. Allo stesso tempo, però, c’è la necessità di difendersi ancora dal virus e dalle sue pericolosissime varianti. Ecco perché, secondo me, potrebbe essere la strada giusta quella che si vuole sperimentare altrove, cioè tutelarsi attraverso le certificazioni sanitarie di chi arriva. Un modello che potrebbe essere utile introdurre nel più breve tempo possibile”. Resta da trovare la quadra sul piano normativo. Ma se ne dovrà occupare il nuovo Governo Draghi. “Con il passaporto sanitario – prosegue l’on. Ragusa – si potrebbe esibire un certificato di negatività al test molecolare destinato a rappresentare un modo per ridurre il rischio della circolazione del Covid-19.
E’ una proposta da condividere, naturalmente, con le associazioni di categoria per elaborare i migliori protocolli da attuare al fine di renderla efficace”.