Bene per quanto riguarda la decisione assunta dal Sindaco di Ragusa Cassì', nel corso dell'incontro convocato dal Prefetto, di aumentare vigilanza e controlli per evitare assembramenti nel Porto di Marina di Ragusa nel prossimo fine settimana ma male per il ritardo con cui questa misura è stata presa e non in maniera autonoma dal primo cittadino che ha invece atteso l’iniziativa dell’ufficio di Governo. La decisione di Cassì (la sintetizziamo per averla riportata già integralmente), prevede la chiusura di alcuni punti di ingresso al porto e l’attuazione di un presidio costante per far rispettare il divieto tuttora in vigore di assembramento, e di impedirne l’accesso al raggiungimento di una determinata soglia di presenze. Ma, dicevamo, non manca, da parte di alcune forze di opposizione, sia consiliare (M5) che non (Territorio) la critica per il ritardo a cui si è giunti a tale scelta.
Il capogruppo pentastellato Sergio Firrincieli, dopo aver ricordato il ben diverso modo di agire della sindaca di Roma Virginia Raggi, di cui tesse le lodi, commmenta “da noi, fino a questo momento solo parole, ordinanze ma scarsi controlli. Addirittura, dopo le foto degli assembramenti al porto turistico di Marina di Ragusa, fenomeno che si verifica puntualmente, specie nei weekend, il sindaco di Ragusa non ha inteso prendere provvedimenti, se non ora, dopo la convocazione da parte del prefetto”. Poi Firrincieli aggiunge “ogni commento è del tutto superfluo, ho solo scritto in maniera appropriata quando parlavo del sindaco di Roma, come del “sindaco del fare, che non attende o si nasconde dietro le disposizioni sovraordinate. Stiamo a vedere cosa accade questa volta, dopo tanti annunci di controlli e di sanzioni che, forse, non sono mai arrivate, ci dica, almeno, il sindaco se mette prima la salute dei cittadini o la salute economica di determinati settori economici, nemmeno di tutti”. Anche il movimento politico Territorio sulla vicenda incalza Cassì e affida i propri malumori alle parole del presidente di Territorio di Marina, Angelo La Porta, e del segretario cittadino di Ragusa, Michele Tasca, che sintetizzano “interventi tardivi del sindaco di Ragusa per gli assembramenti e scarsa informazione sui positivi nelle scuole”.
Dopo aver accolto “con grande compiacimento le misure annunciate per contrastare gli assembramenti a Marina di Ragusa”, tuttavia Laporta e Tasca ricordano “misure di controllo erano state, più volte, in passato, annunciate dal sindaco di Ragusa ma, evidentemente, solo annunciate. Non comprendiamo perché il primo cittadino abbia dovuto attendere gli esiti della riunione convocata dal Prefetto per il contrasto ad un fenomeno di notevole gravità alla luce delle notizie circolanti sull’evolversi della pandemia sul nostro territorio. Nell’occasione è opportuno sollecitare controlli anche in altre zone di Marina di Ragusa e, specificatamente, nella piazza principale della frazione marinara, controlli che devono essere intensificati nell’approssimarsi della primavera e delle festività pasquali”. Ma Tasca e La Porta sottolineano anche un altro aspetto legato all’emergenza in atto, “per quanto, in alcuni casi, non di competenza specifica degli amministratori comunali, occorre una comunicazione più efficace per l’emergenza in atto.
E apparsa sulla stampa la notizia della chiusura della scuola di Marina di Ragusa, circolano voci di numerose classi in quarantena in alcuni istituti superiori del capoluogo, non si hanno notizie degli esiti delle analisi sui tamponi inviati a Catania per accertamenti su eventuali presenze di varianti del virus, il silenzio delle autorità competenti acuisce il senso di disorientamento della popolazione; sarebbe opportuno che, così come ogni giorno viene diramato un bollettino ufficiale dei positivi e dei ricoverati, il Sindaco si attivasse per una informazione più dettagliata sull’evolversi dell’epidemia nella nostra città, al fine di responsabilizzare ulteriormente i cittadini sulla gravità del momento”. Infine ricordiamo che tra i primi a lanciare l’allarme per gli assembramenti domenicali al Porto di Marina, era stata Confimprese iblea che già lunedì aveva parlato di “domenica da “incubo” al porto di Marina di Ragusa con centinaia dii persone, seppur muniti di mascherine, ammassati. Un’immagine sui social che ha il sapore di beffa per chi, da mesi, vive rinchiuso a casa con l’attività, vedi ristoranti, palestre, cinema, attività turistiche ed altri, costretti a rispettare i rigidi protocolli sanitari. I numeri, con il ragionamento dei sanitari, non consentono rilassatezze e dare il segnale di un'apertura generalizzata sarebbe distruttivo” Poi il presidente di Confimprese iblea, Pippo Occhipinti avverte “il direttivo di Confimprese iblea è pronto a fare le “barricate” affinchè le regole e le norme siano rispettate da tutti. Sono scene, purtroppo, già viste, non possiamo più tollerare comportamenti del genere che vanno a discapito di tutti. Le regole ci sono e vanno rispettate”.
E concludeva anticipando quanto poi avvenuto “gli ingressi al porto dove, ahimè, durante la scorsa estate, si sono registrati gli identici problemi e nelle aree della movida vanno controllati con un’azione sinergica da parte del prefetto. Ci sono aspetti poco chiari, i ristoranti (la sera), le palestre e tante altre attività chiuse per evitare i contagi e in giro sembra di essere ad una festa patronale come se nulla fosse. Siamo fiduciosi che il Sindaco e il Prefetto abbiano a cuore la salute della comunità”. (da.di.)