Ragusa, Commissione risorse M5 e Pd chiedono dimissioni. Sergio Firrincieli e Mario Chiavola “opportune per rispetto all’istituzione, alla città e agli elettori”.La conduzione della seduta del 4 marzo scorso della commissione consiliare Risorse, da parte della presidente Giovanna Occhipinti, ha provocato una eclatante richiesta di dimissioni della stessa da parte dei capigruppo 5 stelle Sergio Firrincieli e del Pd Mario Chiavola. Cosa sia successo nell’organo consiliare, riunito in streaming sulla questione dei debiti fuori bilancio che dovevano essere sottoposti all’esame del consesso cittadino, lo raccontano gli stessi Firrincieli e Chiavola “si apre la seduta della Commissione, presenti 5 componenti della maggioranza, Salamone, Mezzasalma, Anzaldo, la presidente Occhipinti e il consigliere Tumino che la presidente annuncia sostituto del collega Rivillito.
Presenti anche i due componenti del Movimento 5 Stelle, Firrincieli e Antoci e il consigliere Chiavola del Pd. L’inghippo, poco dopo l’inizio, quando si presenta, in ritardo, il consigliere Rivillito, al quale la presidente fa presente di averlo sostituito con il consigliere Tumino, quindi non in grado di partecipare alla riunione in videoconferenza. Momento di imbarazzo, premura a spegnere microfoni e telecamere nel tentativo di mettere una pezza all’accaduto. In pratica, per sua stessa ammissione, al fine di garantire il numero legale, la presidente Giovanna Occhipinti si è presa la briga di sostituire il consigliere assente con un collega di gruppo, ma inducendolo nello spiacevole errore, non specificando che non si trattava della consueta richiesta di sostituzione da parte del consigliere assente, ma di una sua iniziativa giustificata, poi, col dire a Rivillito, che le chiedeva in virtù di quali motivi avesse deciso di sostituirlo: “Siccome, ogni volta non si sa se lei partecipa o meno, ho pensato di sostituirla”.
Spiegano poi i capigruppo delle due forze di opposizione “è di tutta evidenza che il regolamento permette di chiedere la sostituzione che, per consuetudine formale viene anche richiesta tramite il presidente di Commissione, ma quest’ultimo non può assolutamente decidere autonomamente la sostituzione. Immaginabile il dibattito che si è acceso, fino a quando, in maniera assai opportuna, il dirigente non ha consigliato di discutere all’interno del gruppo e non nel corso di una seduta ufficiale, ancorché in sospensione, comprendendo come fosse opportuno che fuori si fosse saputo quanto meno possibile dello spiacevole incidente”. Espresse queste valutazioni, Firrincieli e Chiavola proseguono “la gravità dell’accaduto viene acclarata dal corretto comportamento del consigliere avvocato Tumino che, dopo una verifica regolamentare con il dirigente, si è congedato, affermando di non ritenere valida la sua presenza, evidentemente imbarazzato, ma in perfetta buona fede, per come era stato trascinato inopinatamente nello spiacevolissimo episodio” ed infine concludono “congiuntamente, i capigruppo Firrincieli e Chiavola ritengono non opportune altre considerazioni sull’accaduto, ma per rispetto all’istituzione, alla città e agli elettori, ritengono doveroso chiedere ufficialmente le dimissioni della presidente della Commissione, dopo lo spiacevole episodio, ritenendo altresì doverose e opportune le dimissioni della stessa da consigliere comunale per rispetto ai cittadini che vorrebbero essere rappresentati, in determinati ruoli, da personaggi al di sopra delle parti e ossequiose delle regole nonché scevre da manipolazioni dei regolamenti”. (da.di.)