“Spesa inaccettabile”, così la parlamentare regionale 5 stelle Stefania Campo reputa quella degli affitti di immobili destinati ad uffici della Regione, ma indica anche delle possibili soluzioni con l’occhio rivolto a Palazzo Tumino di Ragusa. Campo inizia elencando le sedi decentrate di vari uffici assessoriali per le quali si è reso necessario l’affitto di immobili di ditte private e che producono un costo complessivo per le casse regionali, e quindi di tutti noi, di circa un milione di euro (per l’esattezza 912.538,31 euro n.d.r.), ovvero gli uffici della Motorizzazione civile, dell’Ispettorato regionale del lavoro, dell’Ispettorato regionale dell'agricoltura, della sede operativa della Protezione civile e della Condotta agraria. Pertanto, commenta la parlamentare pentastellata, “appare chiaro che la Regione, per ridurre al minino il costo di questi fitti passivi, potrebbe condividere tale necessità con enti pubblici, come il Libero consorzio e i vari Comuni stessi della provincia, ma anche con altre amministrazioni di carattere statale, in maniera da trovare un’intesa che permetta un risparmio importante sugli affitti, riattivando al meglio strutture pubbliche attualmente non utilizzate o semplicemente non adeguate allo scopo”.
Detto questo Stefania Campo lancia il sasso nello stagno e spiega “su Ragusa, fra l’altro, non si può non pensare ad un utilizzo multifunzionale di palazzo Tumino, enorme immobile sito di fronte all’ex Provincia regionale di Ragusa, di circa 30mila mq e ben 9 piani. È vero che non si tratta di una proprietà già pubblica però nel progetto di utilizzo, essenzialmente come Cittadella giudiziaria, si potrebbe aggiungere anche il trasferimento degli uffici assessoriali che in questo momento trovano la propria sede all’interno di immobili di proprietà di privati”. Tuttavia questa non è la sola soluzione proposta dalla Campo che ne indica un’altra “ci sarebbe anche un’altra strada percorribile. E mi riferisco alla possibilità, da parte della Regione, di acquistare immobili di alta valenza che ridiano vita al centro storico. Per esempio, sempre restando su Ragusa, l’ex Standa o anche villa Moltisanti, in modo da togliere via via i fitti passivi, prima di tutto quelli in scadenza nel 2022 e poi quelli in scadenza nel 2025.
Avere una progettualità che sgravi la Regione di costi è importante. Proprio la progettualità è quello che manca in questa Finanziaria. In un momento come quello che stiamo attraversando, si tratta di cifre che devono essere sottratte ai consueti sprechi di cui siamo tutti a conoscenza: non c’è più motivo di rinviare. Bisogna rimettere certi conti in ordine e bisogna razionalizzare al massimo la spesa regionale. Oltre al fatto che sembra logico il dover utilizzare finalmente in maniera opportuna e lungimirante tutto il patrimonio immobiliare pubblico. Se non cominciamo ora, quando?”.(da.di.)