Quasi a rispondere alle proposte di interventi economici di sostegno alle categorie, illustrate in conferenza stampa dal Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, dall’assessore allo sviluppo economico Licitra e da quello ai tributi Iacono, definite “pannicelli caldi”, il capogruppo 5 stelle Sergio Firrincieli avanza le proprie di proposte. E si dice, insieme ai suoi colleghi. di gruppo “pronti a votare domani stesso una variazione di bilancio per garantire un minimo di ristoro alle categorie più colpite, spostando la somma di 200mila euro da quel capitolo in cui le risorse erano state appostate in via prudenziale per servizi che, quasi di certo, nel corso dell’attuale anno non saranno svolti”. Poi Firrincieli ricorda “le continue e ripetute segnalazioni da parte di operatori economici che si stanno confrontando con una situazione niente affatto semplice e che, addirittura, dicono di non potere più continuare in questo modo” e sottolinea “era la visione che, da osservatori politici, avevamo già cristallizzato all’inizio del mese di febbraio quando sapevamo che la Regione non avrebbe approvato il bilancio prima della fine di marzo e che, a causa della crisi innescata da Renzi, il Governo nazionale avrebbe fatto registrare una serie di consistenti ritardi, come in effetti sta accadendo, ai fini della liquidazione dei ristori e degli indennizzi.
Per questo motivo, si rendeva necessario un impegno supplementare da parte del Comune con la redistribuzione di specifiche risorse economiche, che avevamo individuato in 200mila euro, per le categorie più colpite dalla crisi. Un piccolo segnale, niente di che, ne siamo consapevoli, ma comunque utile per contribuire a supportare le attività più in difficoltà”. Infine il capogruppo pentastellato auspica “il sindaco di Ragusa, come il buon padre di famiglia dovrebbe prendere atto della gravità della situazione più di quanto già non abbia fatto, per dare manforte a chi sta attraversando il momento peggiore da quando ha aperto la propria attività. Se le nostre richieste a suo tempo fossero state accolte (il riferimento è appunto all’emendamento di 200mila euro presentato in sede di discussione del previsionale 2021 n.d.r.), senza bocciatura da parte della maggioranza evidentemente d’accordo con l’amministrazione, avremmo già avuto, come Comune, la possibilità di erogare un minimo ristoro.
Ribadiamo, dunque, la nostra disponibilità a fornire la nostra collaborazione per andare avanti lungo un percorso che riteniamo di fondamentale importanza per aiutare, in questa fase così difficile, le nostre imprese”. (da.di.)