Ragusa Hub Vaccinale ex ospedale Civile, Territorio Ragusa. bene ma occorre aumentarne il numero. A chiederlo anche la segretaria cittadina del PD. Bene la situazione all’hub vaccinale dell’ex Ospedale Civile di Ragusa, grazie anche alla predisposizione dei tendoni dove i cittadini in attesa di ssere vaccinati possono attendere al riparo e seduti. Lo hanno constatato gli esponenti del movimento politico Territorio Michele Tasca, segretario cittadino, Andrea Battaglia, presidente, e i componenti del Direttivo, Elisa Marino e Giovanni Battaglia, che hanno effettuato un sopralluogo all’esterno. Secondo Michele Tasca “la situazione è molto migliorata, rispetto ai giorni scorsi. Le persone in attesa non sono molte, non ci sono assembramenti, senza dubbio si è fatta qualcosa per organizzare meglio il flusso di persone.
Ci permettiamo, però, sottolineare l’esigenza, in vista dell’arrivo di una grossa fornitura di vaccini, almeno per come annunciato a livello regionale, di allestire, in una delle tante strutture comunali, un altro hub vaccinale, con spazi interni dedicati anche all’attesa. Se infatti, finora abbiamo avuto a che fare con temperature rigide, nelle prossime settimane l’aumento delle temperature potrebbe determinare situazioni opposte ma altrettanto disagevoli per soggetti prevalentemente anziani. Parere unanime di quanti ci siamo recati in visita in piazza Caduti di Nassirya è quello dell’esigenza di altra adeguata struttura dove organizzare un altro hub vaccinale, che possa permettere di accelerare le operazioni di vaccinazione in termini numerici. Per ottenere questo, naturalmente, servirà la concomitante collaborazione del Comune, dell’ASP per il relativo personale e, inutile dirlo, per la disponibilità dei vaccini”. Dello stesso parere anche la segretaria ragusana del Pd che esorta “l’ASP e il Distretto Sanitario di Ragusa individuino presto altri centri per la vaccinazione oltre a quello già attivi e il sindaco Cassì, si faccia portavoce di questa proposta”. Infatti l’organismo dirigente democratico parta dalla constatazione che “a fronte di una diffusione di poche migliaia di dosi a livello locale, le file dei cittadini che devono sottoporsi a vaccinazione sono enormi, così come il tempo d’attesa e, quindi, le polemiche fioccano nonostante lo sforzo enorme fatto dal personale sanitario.
Appare chiaro che le difficoltà nascano principalmente dalla ristretta offerta di sedi vaccinali visto che a Ragusa si è scesi da quattro hub a due. Vero è che già è partita la campagna a domicilio per la fetta di popolazione più anziana e vulnerabile e che si sta cominciando a somministrare i vaccini perfino nelle parrocchie e anche negli studi dei medici di famiglia, ma se è vero anche che arriveranno prestissimo, complessivamente, circa tre milioni di dosi e considerando che lo scopo, ovviamente, è quello di raggiungere con le vaccinazioni il più alto numero di cittadini, ci sembra evidente che gli hub vaccinali aperti fino a questo momento sono insufficienti come numero”. Ma non vengono poi taciute le perplessità in merito alla vaccinazione presso gli studi dei medici di famiglia “riteniamo che sia un errore far convogliare i destinatari dei vaccini negli studi dei medici di famiglia, perché questi sono già sempre pieni di pazienti in attesa di essere visitati per altre patologie.
Da oltre un anno, ormai, ci preoccupiamo quasi esclusivamente di Covid-19, ma sono tantissime le persone che hanno necessità dei propri medici per altre ragioni e portare le persone negli studi dei medici di famiglia anche per la campagna di contrasto alla pandemia, a nostro avviso, potrebbe causare ulteriori disagi. D’altra parte si tratta di una campagna di vaccinazione di massa, non è paragonabile a quella antinfluenzale”. “Per questo – conclude la segreteria cittadina del Pd – chiediamo che siano individuati molti altri siti in cui vaccinare la popolazione, fornendo ai medici di famiglia (che ringraziamo per la disponibilità) dei luoghi idonei diversi dai loro studi e crediamo che per fare questo sia necessaria una rapida concertazione con l’ASP, il Privato Sociale e il Terzo Settore, sotto la regia della Protezione Civile”. (da.di.)