Probabilmente tirata per la giacchetta dal consigliere comunale di Ragusa Mario D’Asta (come abbiamo ampiamente riportato n.d.r.) sul problema delle riaperture previste a partire dal 26 aprile, la segreteria cittadina del PD è finalmente intervenuta con una nota ufficiale nella quale si dichiara “la posizione è perfettamente in linea con quella del partito a livello nazionale e, quindi, con quella del Governo nazionale” e ribadisce “la solidarietà alle categorie dei lavoratori dei settori commerciali chiusi a causa della pandemia l’avevamo già manifestata, nei giorni scorsi, in occasione della manifestazione svoltasi davanti al Municipio di Ragusa” assicurando che “il nostro partito ha sempre dimostrato rigore e responsabilità durante questo faticoso anno, anche a costo di subire pesanti critiche e di perdere consensi”. Poi la segreteria ragusana dem aggiunge a maggiore chiarezza “abbiamo sempre sostenuto che si dovesse procedere con “cautela”, esattamente come sta facendo il Governo, nonostante ci siano forze politiche che definiamo avventuriste, avventuriere e populiste, che spingono per soluzioni spregiudicate.
Ci riferiamo, in particolare, alla Lega di Salvini, in maggioranza, e a Fratelli d’Italia, all’opposizione, che da buoni populisti gridavano “apriamo tutto”. È passata la linea della “cautela”: ottima la scelta di iniziare ad aprire gradualmente dal 26 aprile con regole precise, evitando facili entusiasmi”. L’organismo apicale del Pd quindi prosegue “nel ribadire la vicinanza ai ristoratori e agli operatori del mondo dello sport, del mondo della cultura, dello spettacolo e a tutti coloro che hanno subito danni, non solo economici, per le ristrettezze legate alla pandemia, il PD di Ragusa elogia l’operato del governo Nazionale, non condivide l’atteggiamento di chi grida “apriamo tutto”, chiunque lo faccia e a qualsiasi partito appartenga. Noi del Partito Democratico non crediamo che esista un solo italiano contrario alla riapertura: chiunque ci accusi di sostenere che le chiusure debbano proseguire sta mentendo.
La nostra parola d’ordine, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, è “cautela”. Prima di tutto la vita, dopo il resto. Questa è la posizione ufficiale del PD di Ragusa. Chi grida “io voglio aprire”, alla Salvini, lo fa a titolo personale, noi vogliamo aprire, ma con prudenza”. (da.di.)