Ragusa, Mario Chiavola ed il suo conto consuntivo. Unico consigliere a votare contro il rendiconto 2020. Il capogruppo democratico al Comune di Ragusa, Mario Chiavola, è stato l’unico a votare contro il conto consuntivo 2020 nella seduta consiliare convocata appositamente il 29 aprile per permettere di incardinare (ma anche votate come accaduto) lo strumento finanziario entra la scadenza di legge del 30 aprile. Chiavola ha affidato ad una nota stampa la spiegazione del suo voto contrario che così motiva ““un’avarizia politica che stride con le necessità e le esigenze della collettività nell’anno pandemico in quanto sarebbe stata necessaria un’attenzione supplementare per la collettività, a fronte di un’amministrazione che ha fatto dell’avarizia la propria bandiera. E questo non è ammissibile”. Mario Chiavolla prende le mosse dalla capacità di forte indebitamento dell’Ente di Corso Italia e spiega ”Palazzo dell’Aquila poteva essere indebitato sino a 10, ha scelto di farlo solo per 1,5 accendendo un mutuo di 2,4 milioni.
Così ha limitato, e parecchio, la propria capacità di spesa. Cosa significa? Molti degli emendamenti che l’opposizione ha presentato, con pareri favorevoli da parte degli organi tecnici del Comune, non sarebbero stati bocciati per mancanza di risorse. Tra questi, quelli riguardanti la sistemazione di alcune arterie viarie in periferia e nelle zone rurali, la riduzione della Tari ai cittadini che fanno bene la differenziata: a questo proposito, ci chiediamo perché l’esenzione Tari prima prevedeva 6.500 euro come soglia minima, è stata poi calata a 2.000, l’hanno aumentata sino a 3.000 quando, invece, dovrebbe essere intorno a 6.000 per rispettare la soglia di povertà”. Quindi il capogruppo dem prosegue con le proprie considerazioni “perché il Comune di Ragusa non ha pagato, così come ha fatto qualche Comune a noi vicino, una quota parte degli affitti per gli esercenti chiusi durante il lockdown? Perché hanno bocciato le nostre proposte per non fare pagare il pullman agli studenti pendolari che si recano negli Atenei di Catania, Messina, Palermo e Enna?
La considerazione è che, eccetto i fondi ricevuti dallo Stato e dalla Regione che hanno distribuito grazie al personale molto efficiente degli uffici dei Servizi sociale che va avanti con il pilota automatico, non hanno fatto niente, non ci hanno messo nulla di loro per aiutare chi si stava trovando, e ancora si trova, in un momento di pesante difficoltà, chi ha sofferto la pandemia. Non hanno messo un dito, come si dice, nell’acqua calda e, addirittura, l’amministrazione comunale si è fatta aiutare dalla Caritas diocesana che ha portato avanti una raccolta di fondi privati per l’ammontare di quasi centomila euro. Ecco perché parliamo di una avarizia amministrativa imperdonabile ed ecco perché non potevamo che essere contrari all’approvazione di questo bilancio consuntivo”. E Chiavola, con quello che riteniamo possa essere un indiretto riferimento al suo compagno di partito Mario D’Asta, astenutosi, puntualizza “questa posizione, concernente la necessità di un’attenzione supplementare che il Comune di Ragusa non ha saputo garantire nei confronti di chi ha subito i danni economici del Covid, è quella ufficiale portata avanti dal Pd, e non ho dubbi a riguardo, a livello locale, regionale e nazionale”.
Detto questo Chiavola passa all’attacco diretto di Giovanni Iacono, già oggetto di sue ripetute critiche anche su varie altre questoni, e gli rimprovera “si è barcamenato citando le differenze tra questa e la precedente amministrazione, spiegando che adesso le cose si sono aggiustate, facendo riferimento alla tempistica. Ha portato gli esempi dal 2016 al 2018, quando, guarda caso, era all’opposizione, omettendo, però, di fare riferimento al periodo tra il 2013 e il 2015 quando il Comune era governato anche dalla lista Partecipiamo di Iacono che esprimeva un assessore con deleghe pesanti come Sviluppo economico, Pubblica istruzione e Servizi sociali (si tratta di Salvatore Martorana, n.d.r.). Sulle royalties, poi, Iacono non ha fatto altro che criticare l’amministrazione precedente che aveva ricevuto un ingente stanziamento senza precisare quali sono, adesso, le loro idee, le idee di questa amministrazione, in merito alle perforazioni, in merito al fatto, cioè, che l’amministrazione regionale dell’epoca guidata da Crocetta ha aumentato le percentuali delle royalties per la città: non ha precisato, in poche parole, qual è in proposito la posizione di questa Giunta.
Per carità, ci può anche stare ma è un atteggiamento politicamente fazioso e i cittadini ragusani ne devono essere portati a conoscenza. Occorre avere l’onestà intellettuale di ammettere come sono realmente andate le cose”. (da.di.)