Ragusa, guerra delle palme si va ad una tregua? L’assessore Giovanni Iacono fa il punto della situazione. Dopo i toni accesi che hanno caratterizzato la vicenda del taglio delle storiche palme dei viale di ingresso al Giardino ibleo, nel quartiere barocco, e della loro sostituzione con altre di specie diversa, toni che ci avevano fatto parlare, seppur ironicamente, di ‘guerra delle palme’, ora è la volta di intervenire del principale interessato alla questione, nella sua qualità di assessore al verde pubblico, Giovanni Iacono. Che lo fa con pacatezza e con ponderatezza, facendo ben presagire che si possa arrivare alla pace o quantomeno ad una tregua. Iacono premette “a causa dell’infestazione del coleottero punteruolo rosso, si assiste, da oltre 15 anni in ogni parte d’Italia, all’abbattimento di decine di migliaia di palme della specie Phoenix Canariensis, molte delle quali piante secolari.
Il risultato è stato quello del cambiamento dello skyline di piazze storiche, di parchi, di giardini pubblici, di eliminazione di piante negli orti botanici, del cambio del panorama storico di rinomati lungomari, ecc. In alcuni casi le palme aggredite dal punteruolo sono cadute improvvisamente causando danni alle persone e a Catania, qualche anno fa, una giovane donna è anche rimasta uccisa dalla caduta di una palma infettata in Piazza Cutello. Ricordiamo che qualche anno fa anche nella veduta riportata nelle cartoline con le palme in primo piano di Piazza Duomo ha subito un forte cambiamento con le palme storiche abbattute a causa del punteruolo rosso”. Detto ciò, l’assessore aggiunge “nel corso di questi anni anche il Giardino Ibleo a Ragusa Ibla ha visto alcune Phoenix Canariensis del viale principale infettate dal coleottero e in altre che risultano anche colpite, da tempo, vengono effettuate azioni di contrasto con le modalità ed i prodotti consentiti dalla normativa vigente. Con comunicati stampa n. 501 del 31/8/2020 e 62 del 5/2/2021, pubblicati anche sui social network dalla pagina ufficiale del Comune di Ragusa, si è data comunicazione ai cittadini degli interventi di sostituzione delle palme di cui in questi anni sono rimasti solo i tronchi.
Trattandosi del viale principale dei Giardino Ibleo abbiamo scelto di effettuare una prima sperimentazione sul campo per valutare l’impatto estetico e visivo relativo al portamento colonnare ed abbiamo piantumato, nella prima parte del viale, nei due lati le palme del genere Whashingtonia. Una scelta condivisa, quella dei Whashingtonia , con l’Ordine degli Agronomi e dei Dottori forestali con i quali abbiamo un protocollo d’intesa stipulato nel 2019. I Whashingtonia sono quelli che meglio rispondono ai criteri di rispettare da un lato le intenzioni originarie del progettista del filare di alberi che doveva simulare all’ingresso della villa, una sorta di colonnato, e dall’altro la comprovata resistenza al punteruolo di questa specie di palme”.
Quindi Iacono arriva alla cronaca di questi giorni lasciando anche intravvedere soluzioni alternative e non obbligate “il lavoro di piantumazione per la sperimentazione è durato 1 giorno e ½ e in questi pochi giorni, immediatamente successivi, stiamo valutando l’impatto estetico e se sarà negativo si provvederà a destinare le Whashington all’ornamento di via Caboto a Marina di Ragusa dove erano già, originariamente, destinate”. In ognii caso, conclude Giovanni iacono, “nel corso di questa settimana effettueremo con la Soprintendenza ai beni culturali e con gli Agronomi la valutazione dello stato di salute delle Phoenix canariensis e si deciderà per l’azione di riqualificazione, mai effettuata, dell’intero viale”. (da.di.)