La persistente ridotta attività degli sportelli comunali, mentre si va verso le riaperture, viene fortemente criticata dal Movimento politico culturale Territorio di Ragusa, per bocca di Michele Tasca, neo presidente e responsabile degli enti locali, che “giudica assai negativamente la lentezza degli uffici comunali a ritornare alla normalità dopo le restrizioni per il ricevimento dell’utenza nel periodo dell’emergenza pandemica”. Territorio rileva come, proprio in questo periodo, stanno arrivando avvisi di pagamento con precise scadenze non procrastinabili mentre la gente, ancora scossa dalla lunga emergenza pandemica è disorientata, inoltre si è diffusa la voce che il Comune avrebbe stabilito accordi con i CAF per l’assistenza all’utenza ma, in realtà sono stati chiusi accordi solo con tre CAF, per cui accade che qualcuno vada presso i CAF e si vede respingere la richiesta di assistenza.
A questo proposito, Tasca specifica “anche questa questione dell’accordo con i CAF si tira avanti da mesi, gli uffici di assistenza fiscale delle maggiori organizzazioni datoriali hanno inviato una nota al Comune nella quale, pur esprimendo l’apprezzamento per le proposte di accordo, considerate positive e condivisibili, ritengono di non poter avviare la collaborazione prima del mese di ottobre per esigenze legate ad alcune criticità, fra le quali alcune condizioni da definire, l’esigenza di provvedere solo al servizio IMU/TASI inseribile fra le attività attuali dei CAF, esigenze organizzative indispensabili che rendono difficoltoso l’avvio immediato della collaborazione”. Ed è proprio alla luce di queste criticità che il responsabile enti locali di Territorio aggiunge “considerando che, forse, anche l’accordo con i CAF non è stato gestito, in fase di trattativa, nel migliore dei modi, si rende necessario facilitare il rapporto diretto con gli sportelli degli uffici comunali, per agevolare l’utenza in questo particolare periodo, nel quale il Comune ha voluto immettere anche diversi avvisi di pagamento relativi a posizioni degli anni passati”.
Eppure, conclude Michele Tasca “mentre riaprono i ristoranti e si va verso la zona bianca, con allentamento del coprifuoco, mentre banche e uffici hanno allentato le rigide misure di accesso, gli uffici comunali restano blindati, con accesso solo su appuntamento, peraltro difficile da concordare perché spesso non rispondono ai numeri di telefono indicati”. (da.di.)