Il capogruppo M5 al Consiglio comunale di Ragusa, Sergio Firrincieli segnala le difficoltà di accesso alla spiaggia di Punta di Mola e recrimina sul fatto che il suo gruppo, in sede di discussione del bilancio, aveva predisposto un emendamento di 60mila euro per la piena messa in sicurezza del sito. Emendamento, aggiunge Firrincieli, “che la maggioranza che sostiene Cassì ha bocciato per partito preso, con la conseguenza che quanto si voleva prevenire si è puntualmente verificato”. Il capogruppo 5 stelle aggiunge “numerose le segnalazioni e, soprattutto, le proteste da parte dai bagnanti che fruiscono del tratto di litorale in questione per la mancanza di una passerella o comunque per la mancata messa in sicurezza dell’area di accesso all’arenile.
Bagnanti che, ovviamente, in queste ore, si sono riversati in spiaggia e che hanno potuto constatare l’impreparazione di un’Amministrazione che non ha pensato per tempo a trovare una soluzione. Ci dispiace perché l’emendamento presentato in fase di predisposizione del bilancio era stato pensato proprio per evitare tutto questo: avevamo chiesto di mettere a disposizione 60mila euro per la piena messa in sicurezza del sito”. Ma Sergio Firrincieli per spiegare la questione, azzarda anche un’ipotesi “riflettiamo sul fatto che se nessun intervento è stato predisposto in proposito, forse è perché si sta già pensando alla prossima campagna elettorale e qualcosa il sindaco dovrà prometterla ai cittadini.
Magari proprio garantire la piena fruibilità di Punta di Mola”. E chiarisce con una annotazioone tutta politica “forse i cittadini non lo sanno, non se ne sono ancora accorti ma all'interno di palazzo dell'Aquila si parla già da un pezzo di strategie elettorali, alleanze, prossimi incarichi post vittoria alle amministrative, data già per scontata dal gruppo di Cassì, con assessorati, poltrone e altre prebende con nominativi ben definiti. Una maggioranza, insomma, che già sgomita per avere un posto di rilievo nella prossima consiliatura e che si preoccupa solo di pretese personali piuttosto che definire uno sguardo volto alla risoluzione dei problemi con cui la città si confronta. Tutto ciò, pensiamo noi, distrae da quella che dovrebbe essere la mission di un amministratore della cosa pubblica: massima attenzione per la città e i cittadini”. (da.di.)