Ragusa, Fratelli d'Italia, perplessità sulla nuova raccolta rifiuti. E auspica le reintroduzione delle isole ecologiche con cassonetti meccanizzati.
Esprime perplessità, la sezione di Ragusa di Fratelli d’Italia, sulla nuova modalità di raccolta dei rifiuti a Marina di Ragusa, che prevede la sostituzione dei mastelli condominiali per i rifiuti indifferenziati con i piccoli mastelli familiari e propone soluzioni ben diverse, ovvero “il ripristino almeno parziale di isole ecologiche con cassonetti meccanizzati, potenziamento dei mezzi e del personale addetto, campagne informative mirate e penetranti”. Spiega il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Alessandro Sittinieri “se è pur condivisibile lo scopo di evitare che i contenitori condominiali diventino dei veri e propri cassonetti dove gettare di tutto, creando anche situazioni di degrado all’esterno degli edifici, è anche evidente che tale situazione appare tardiva e non affatto risolutiva”.
Infatti, prosegue Sittinieri “la sostituzione dei mastelli avverrà in un arco temporale di 15 giorni e quindi solo dopo ferragosto si inizieranno a vedere gli eventuali effetti sperati dall’amministrazione, quando ormai la presenza di villeggianti e turisti andrà diminuendo. A ciò si aggiunge che la situazione di degrado in realtà non viene eliminata con la sola sostituzione del grande mastello dell’indifferenziata in quanto in molte zone di Marina, anche in pieno centro, saranno ancora presenti i contenitori condominiali dell’umido, della plastica, del vetro e della carta, che continueranno a dare una pessima immagine di degrado e sporcizia”.L’esponente del partito della Meloni aggiunge un ulteriore dettaglio negativo non di poco conto “temiamo che in questo modo, con una moltiplicazione di mastelli di ogni dimensione al di fuori della abitazioni, si avrà un rallentamento ulteriore della raccolta dei rifiuti a Marina (in alcuni giorni si prolunga fino a tarda mattinata e fino al pomeriggio) ed una conseguente permanenza di rifiuti sui marciapiedi e sulle strade”.
E di rincalzo all’analisi di Alessandro Sittinieri interviene un altro componente del coordinamento, Umberto Calvanese, che aggiunge altre considerazioni “l’’attuale sistema di raccolta dei rifiuti merita evidentemente una profonda revisione, se non un radicale cambiamento. L’amministrazione dovrebbe decidere cosa vuole per il futuro della città: se ritiene che l’attuale sistema di raccolta porta a porta sia il meglio cui Ragusa possa aspirare, vorrà dire che dovremo imparare a convivere con il degrado urbano che questo sistema produce (ed il fatto che finora non si sia riusciti a rimediarvi, non lascia ben sperare che la situazione possa migliorare in futuro); se, invece, si ritiene che una migliore strategia di raccolta sia possibile, ripensando il sistema con la (re)introduzione almeno parziale di isole ecologiche con cassonetti meccanizzati, potenziamento dei mezzi e del personale addetto, campagne informative mirate e penetranti, ebbene, ora – e non dopo – è il momento in cui bisogna cominciare a pensarci”. (da.di.)