ROMA – ’’Il Movimento ha iniziato un nuovo percorso, è doveroso che vi siano volti nuovi ad assumersi la responsabilità di questa rifondazione. Peraltro, ci sono colleghi preparatissimi, di grande valore, sia alla Camera sia al Senato, finora poco valorizzati’’. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro delle Politiche agricole ed esponente del M5S Stefano Patuanelli che, su una possibile vicepresideza del Movimento dice: ’’Sono nel M5S fin dalle sue origini e in oltre sedici anni mai mi sono interessato di cariche, nomine, ruoli. Ho sempre e solo lavorato per il bene del Movimento, dando tutto ciò che potevo dare, ricevendo molto. Farò ciò che Giuseppe mi chiederà di fare’’. Poi sottolinea come ’’abbiamo una leadership pienamente legittimata e le differenze di vedute, se in buona fede, dovranno diventare un’occasione di arricchimento reciproco e non un modo per delegittimare l’altro’’. Sullo stato di salute del M5S, Patuanelli ammette che ’’il problema del Nord c’è, inutile negarlo.
Sono contento che il presidente Conte abbia deciso di iniziare il suo tour proprio dal Nord. Alla sua presenza fisica il Movimento affiancherà molti contenuti: per prima cosa vogliamo portare dentro la riforma fiscale il superbonus per le imprese, ovvero la cessione del credito d’imposta 4.0 sul modello del Superbonus 110%. Inoltre, dobbiamo proseguire sull’abbattimento del cuneo fiscale per dare più soldi in busta paga ai lavoratori. Questi sono i due pilastri della riforma fiscale secondo il Movimento’’. Sull’alleanza con il Pd, il ministro dice: ’’Sono anni che auspico un dialogo con il Pd ma è un percorso da costruire per tappe, non può esserci una amalgama completa su tutto e subito.
E attenzione, non può funzionare se il Movimento viene visto come un satellite, in modo subalterno. E’ stato un errore proporci di supportare sempre i loro sindaci uscenti ma non garantire mai il supporto ai nostri’’.