Continua, l’esponente di Sinistra Italiana di Modica, Vito d’Antona, a fare le pulci all’operato del sindaco Ignazio Abbate non appena intrevveda irregolatità amministrative. Ultima denuncia quella relativa all’affidamento diretto, senza alcuna gara ad evidenza pubblica, della gestione e conduzione della piscina comunale di Via Sacro Cuore fino a giugno 2022 e di una consulenza di design, copywriter, revisione e allestimento per il Castello dei Conti e per Palazzo dei Mercedari. D’Antona chiarisce “nel primo caso, Abbate spieghi alla città perché per la riapertura a breve della piscina comunale, dopo gli interventi di manutenzione, invece di scegliere la strada di una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione della ditta che otterrà la gestione dell’importante struttura pubblica, ha preferito procedere con un affidamento diretto addirittura per circa un anno” e chiede “ma se si sapeva che i lavori sarebbero stati completati entro questa estate, perché non si è pensato in tempo ad impostare una gara che consentisse una scelta più vantaggiosa per il Comune, mediante una comparazione di offerte economiche e di progetti di attività fornite?”
Perplessità l’esponente di Sinistra Italiana le manifesta anche sull secondo provvedimento amministrativo “è incomprensibile un affidamento per coltre 9.000,00 euro, senza alcuna procedura ad evidenza pubblica e che riguarda soltanto due siti culturali, quando con una gara aperta e più impegnativa si sarebbe potuto valutare e mettere a confronto offerte economiche e progetti di promozione e di valorizzazione dei tanti siti di importanza fondamentale per la nostra città rimasti fuori, come, per esempio, il prezioso Museo sito a Palazzo della Cultura, la chiesetta bizantina di S. Nicolò, la Biblioteca Comunale, il Museo Campailla, ecc..
Ancora una volta, si trattano attività fondamentali come quelle culturali o sportive con approssimazione, senza programmazione e senza alcuna possibilità di fare partecipare ad una gara con progetti specifici tante imprese o associazioni culturali o sportive in grado di garantire gli stessi servizi, privando peraltro il Comune di risparmi di spesa, fondamentali per il bilancio comunale e che soltanto con una gara si possono ottenere”. Vito D’Antona conclude con una constatazione “si continua a fare il contrario di quello che serve per la città” e con una precisa richiesta “si annullino i due provvedimenti e si proceda con evidenza pubblica”. (da.di.)