Vaccinatevi vaccinatevi vaccinatevi. Gli appelli a Ragusa del consigliere Anzaldo, della Cisl e di Confcommercio. Mentre si fa sempre più acceso il dibattito sulle vaccinazioni, sul green pass, sulla prossima zona gialla per la Sicilia e su quella arancione decretata per alcuni comuni iblei, si moltiplinato anche gli appelli alla vaccinazione. Il consigliere comunale di Ragusa carmelo Anzaldo, appartenente al mondo sanitario, lancia un accorato appello “dobbiamo fare quadrato. Sensibilizzare quante più persone è possibile. Non è giusto che ora che abbiamo l’arma per fermare questa pandemia, c’è chi si rifiuta di utilizzarla. A pagare un prezzo, che in alcuni casi è già stato troppo alto, saremo tutti”. Poi Anzaldo aggiunge altre considerazioni “a Ragusa stiamo, bene o male, facendo il nostro dovere.
La percentuale di vaccinati è degna di considerazione. Ma possiamo fare ancora di più e meglio. La situazione che preoccupa riguarda la maggior parte degli altri comuni tanto è vero che cinque, inseriti in una sorta di zona gialla, rischiano di finire in quella rossa mentre a finire in giallo, di sicuro, a partire da lunedì, saremo noi siciliani. Purtroppo, a preoccupare è l’elevato numero di morti per il Covid che si è registrato in questi giorni e l’elevato numero dei ricoverati, per non dire dei contagi che ormai in provincia hanno superato le 2.500 unità. Ho raccolto gli appelli alla vaccinazione che arrivano da più parti. Bene, li raccolgo, li faccio miei e li rilancio. Perché, altrimenti, questa situazione pandemica continuerà a rimanere così ancora a lungo. Non ne usciremo fuori presto se continueranno a resistere consistenti sacche di non vaccinati. Dobbiamo avere fiducia nella scienza, dobbiamo avere fiducia nella ricerca.
E’ l’unico modo per uscire fuori da questo drammatico tunnel”. E la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, riallacciandosi alle dichiarazioni del segretario generale del suo sindacato, Luigi Sbarra, dichiara senza mezzi termini “approvare una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tuti” e aggiunge “è una dichiarazione forte quella del nostro segretario generale. Ma la sosteniamo convintamente. Perché, come sindacato, riteniamo che sia l’unico modo per uscirne. Ci attireremo le antipatie di qualcuno. Ma è fin troppo evidente che così non si può andare avanti”.Vera Carasi poi rivolge l’attenzione al nostro territorio “ anche a proposito dei dibattiti che montano nell’area iblea su chi è favorevole o meno alla vaccinazione si sappia che la Cisl chiede a Governo e Parlamento di assumere fino in fondo le proprie responsabilità e di approvare urgentemente una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tutti.
La sosterremo convintamente, come abbiamo più volte affermato in queste settimane. Nella delicata fase che stiamo attraversando ogni soggetto deve esercitare le proprie prerogative, senza ambiguità, senza scorciatoie o vie surrettizie. E la svolta sull’obbligo spetta solo al legislatore”. La Cisl ha confermato la piena disponibilità ad avviare subito un confronto per migliorare, se necessario, i protocolli sulla gestione degli spazi comuni, a partire dalle mense, e per rilanciare la campagna di vaccinazione nelle aziende. “Il lungo cammino della ricostruzione – ha chiarito Carasi – deve essere affrontato con la bussola della coesione e della corresponsabilità. Non possono esserci dubbi. E’ necessario costruire insieme, scongiurando divisioni e conflitti dentro e fuori i luoghi di lavoro e avanzando verso obiettivi strategici condivisi”. Anche dal mondo imprenditoriale ibleo una posizione molto netta pro vaccinazione giunge da Confcommercio provinciale. Il presidente provinciale Gianluca Manenti seguendo le linee della confederazione a livello nazionale evidenzia il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche.
E lo afferma con estrema chiarezza “crediamo, dunque, che tutti debbano fare la propria parte. Vale per le scelte politiche e di governo da compiersi nel solco necessario delle previsioni dell’articolo 32 della Costituzione. Vale per le responsabilità proprie delle parti sociali. Rinnoviamo, dunque, l’invito al confronto tra associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori sull’opportunità offerta dal Green pass per la maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro e, anzitutto, di quelli aperti al pubblico. E’ un confronto che gioverebbe alla coesione sociale”. “Ed è un passaggio – conclude l’esponente di Confcommercio – che va affrontato con adeguata programmazione e promuovendo informazione e consapevolezza, ma anche sottolineando il dovere civile della vaccinazione come concreta scelta di responsabilità” Sempre Manenti poi, a proposito dell’istituzione della zona arancione per Comiso e Vittoria osserva che “ciò penalizzerà i nostri associati” e chiede da subito misure meno restrittive.
Senza tuttavia tacere sulla responsabilità degli avventori degli esercizi commerciali dei due Comuni, “responsabilità che si è decisamente abbassata in quanto, in pratica nessun più utilizza la mascherina” e conclude “chiediamo dunque che ci siano misure meno restrittive ma che prevalga anche il senso di responsabilità sul fronte dell’incremento delle vaccinazioni oltre che per quanto concerne il pieno e totale rispetto delle regole del distanziamento”. (da.di.)