Ragusa – Una petizione firmata da circa 500 cittadini ragusani per chiedere la messa in sicurezza, per i pedoni, del tratto di via Fieramosca, alla periferia della città, che dal civico 220 conduce sino all’ospedale, è stata affidata al capogruppo consiliare del M5 di Ragusa, Sergio Firrincieli, che l’ha allegata ad un ordine del giorno appena protocollato. Nella petizione si evidenzia la mancanza di marciapiedi e della segnaletica stradale a corredo, ovvero le strisce pedonali, i cartelli segnaletici anche luminosi). Lo stesso Firrincieli già in aula se ne era fatto portavoce.ma, di fronte alla mancanza di attenzione dell’amministrazione cittadina per la sua comunicazione verbale, insieme al suo gruppo, aveva poi presentato un emendamento all'ultimo bilancio, dotato di tutti i pareri favorevoli. Ma, come lamenta l’esponente pentastellato “anche in questo caso l’entourage del sindaco e la maggioranza hanno bocciato il punto.
Ora, le cinquecento firme sono state allegate a un nuovo ordine del giorno protocollato in queste ore”. Poi il capogruppo 5 stelle aggiunge “abbiamo più volte rilevato l’assoluta disattenzione di questa Amministrazione verso le reali attese dei cittadini, esigenze messe sempre in secondo piano rispetto ai grandi progetti che la Giunta Cassì è intenta a presentare alla città e di cui però, purtroppo, a parte la locandina o il post su Facebook, non si vede la luce. Per quanto ci riguarda, mi piace questo modo di fare politica che certifica come qualsiasi richiesta, qualsiasi istanza il sottoscritto o il proprio gruppo presentino al civico consesso, provenga da reali esigenze della cittadinanza. Noi sì siamo sul territorio e stiamo lavorando per la collettività. Sarebbe bene che, invece di dedicarsi già alla campagna elettorale, anche il sindaco si sbracciasse per dare le risposte che la città vuole, risposte che si dovevano garantire sin dal suo insediamento, cosa che non è stata.
Quando i cittadini hanno bisogno e intendono essere rappresentati, noi ci siamo e chiediamo loro di farsi avanti per vedere soddisfatte richieste a vantaggio di tutti”. Ed intanto, rimbalzato da una denuncia social di un turista avellinese, il capogruppo Pd Mario Chiavola, riapre il discorso sui bagni pubblici interni al Giardino ibleo, inspiegabilmente chiusi alle 9,30 del mattino di un giorno della scorsa settimana. Chiavola riporta parte dell’intervista del turista in questione che lamentava come i bagni pubblici fossero chiusi e quindi inutilizzabili da parte del gruppo di una cinquantina di persone, ma, pare, anche da altri due gruppi con altrettante persone, e attacca “ci si chiede come, ancora oggi, occorra fare i conti con disagi di questo tipo. Ci riempiamo la bocca con paroloni come turismo ma poi, in realtà, pecchiamo moltissimo sul fronte dell’accoglienza e quindi dei servizi che, come in questo caso, risultano essere carenti. Ma che cosa fa l’Amministrazione comunale? Ha dato la sveglia a chi si deve occupare di gestire questi percorsi?
Oppure fa finta di niente? Lo dico perché una segnalazione simile, seppur inoltrata con molto garbo dal visitatore in questione, ci fa comprendere che abbiamo ancora parecchia strada da compiere e che, soprattutto, il Comune non cura nella maniera più adeguata determinati aspetti. E dire che, anche in questi giorni, a Ragusa e a Ibla la presenza dei turisti è davvero notevole. Una cosa, comunque, è certa. Non si può continuare in maniera approssimativa a gestire questi servizi di fondamentale importanza sul fronte dell’accoglienza”. E per rimanere in tema di bagni pubblici, situazione non migliore anche a Marina di Ragusa, dove già nel corso del mese di agosto qualcuno aveva rilevato l’assurdità che chiudessero alle 20, quando in pratica l’afflusso di villeggianti e turisti per la movida serale doveva ancora inziare e dove, già a inizio settembre, con la frazione balneare ancora con moltissime presenze, erano chiusi probabilmente definitivamente. (da.di.)