Ragusa Di nuovo senza ambulanza da giorni il presidio Seus del 118 dell'ospedale Arezzo di Ragusa. Il capogruppo Chiavola: ma perchè il sindaco non batte i pugni sul tavolo? “Ci risiamo. E’ di nuovo senza ambulanza del Seus 118 l’ospedale Maria Paternò Arezzo. Ibla, che tra l’altro continua, anche in questi giorni d’inizio autunno, ad essere presa di mira dai turisti, resta sprovvista di servizio. E nessuno fa niente per invertire questa tendenza penalizzante”. Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario Chiavola, non ci sta. “Più volte, in passato – denuncia – ho rilevato la suddetta mancanza. Assolutamente ingiustificabile da parte della Seus perché, altrimenti, non si comprenderebbe la natura del presidio. Che lo hanno attivato a fare? Tra l’altro, ogni volta che l’ambulanza si sposta, dalla stessa si è costretti a fare scendere i presidi sanitari (garze, acqua ossigenata, cerotti, etc.) per poi risalirli quando la stessa ritorna. Insomma, un andirivieni di cui non si comprende la ragione.
Inoltre, i dipendenti del presidio sono sballottati a destra e manca, in realtà urbane che neppure conoscono. E il servizio notturno, per il presidio, è di fatto annullato, circostanza fondamentale, invece, per i residenti di Ibla che potrebbero trovarsi a chiedere un soccorso. Chiediamo al sindaco, che è la massima autorità sanitaria cittadina, di fare valere il proprio ruolo e di chiedere che l’ambulanza resti in presidio. Così come succede, tra l’altro, per i sindaci dei comuni a noi vicini che, ogni qualvolta si verifica un episodio del genere, fanno il diavolo a quattro. Cosa che da noi, invece, non accade. Siamo noi, dunque, a fare sentire, ancora una volta, la nostra voce con l’auspicio che la situazione possa, una volta per tutte, normalizzarsi”.