Ragusa – Sembrerebbero spariti nel nulla i 100 milioni che la legge finanziaria regionale del 2020 aveva destinato alla erogazione di prestiti agevolati alle famiglie per superare la crisi determinata dal Covid.. E della vicenda si occupano la Lega e il deputato regionale Pd Nello Dipasquale. La Lega parlando di “sconcertante scoperta fatta dalla Commissione speciale per la verifica dell'applicazione delle leggi regionali”, interviene per bocca dei suoi deputati regionali presenti in commissione, il presidente on. Carmelo Pullara, e gli onorevoli Marianna Caronia, Giovanni Cafeo e Antonio Catalfamo e accusa “gli assessori e i dirigenti dei settori interessati, ossia famiglia e programmazione, si sono rimpallati la responsabilità per la mancata emanazione dei provvedimenti attuativi dell'articolo 5 della legge regionale, che aveva stanziato delle somme per il "Fondo Sicilia – Sezione specializzata per il sostegno finanziario alle famiglie" per le esigenze finanziarie causate dalla crisi derivante dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19”.
Poi spiega “per la copertura della spesa erano stati individuati fondi extraregionali e del POC – Piano Operativo Complementare 2014-2020. I funzionari hanno riferito che in sede di riprogrammazione della spesa le somme sono state destinate ad altro, ma su quale sia stata l'effettiva destinazione e ancora meno sull'effettivo utilizzo, nessuno è stato in grado di fornire chiarimenti, con un rimpallo di competenze fra i vari uffici presenti, e addirittura di fronte alla pressanti richieste della Commissione hanno asserito che quanto scritto nella legge era soltanto “un consiglio, una indicazione fornita alla Giunta che può però decidere di utilizzare le somme in altro modo” E conclude “insomma da parte del Governo e di qualche funzionario, le leggi regionali sono dei meri "consigli" cui ognuno è libero di scegliere se attenersi o meno!”. Sulle intricata e delicata vicenda interviene anche il deputato regionale Pd Nello Dipasquale che sentenzia “da Musumeci solo uno spot truffa, ai danni dei cittadini e del Parlamento”.
Poi entra nel merito premettendo “il 29 marzo del 2020, nel pieno primo lockdown, il Governo Musumeci annunciava lo stanziamento di 100milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà. Da allora ho sollecitato ripetutamente il Governo perché questi fondi arrivassero davvero, ma bisogna prendere atto che si trattava solo di uno spot”. Nello Dipasquale, incalza “dal 31 marzo al 28 aprile 2020 sono intervenuto ben otto volte con delle note alla stampa, lettere inviate direttamente al presidente Musumeci, dichiarazioni all’ARS sollecitando lo stanziamento delle risorse che, a quanto pare, non sono mai arrivate o, forse, ne è arrivato solo il 30%. È gravissimo, poi, che nonostante questi fondi siano stati inseriti nella legge di bilancio regionale, il Governo non abbia dato seguito alla legge”.
Poi il parlamentare dem ragusano conclude “a Musumeci piacque esagerare quel giorno quando alle tv nazionali sparò la cifra di 100milioni da destinare alle famiglie pensando di farsi bello con una promessa doverosa in quel momento, ma molto difficile da mantenere. Invece non ha ottenuto nient’altro che l’ennesima figuraccia, offendendo pure il Parlamento siciliano”. (da.di.)