Ragusa- Nonostante per il parcheggio previsto a Ragusa Ibla in via Peschiera ci sia stato un passo avanti decisivo, tuttavia intorno ad esso sono nate discusisone e polemiche. Andiamo per ordine. Il consiglio comunale nella seduta del 16 novembre scorso ha approvato all’unanimità la variante per la reiterazione del vincolo di “Area destinata a parcheggio interrato” da realizzare ad Ibla previsto nel Piano particolareggiato esecutivo del centro storico. Il presidente del consiglio comunale Fabrizio Ilardo ha così voluto commentare questo passo in avanti su una questiione che si trascina da moltoo tempo ed ha affermato “è uno degli ultimi atti, relativo a quest’opera, di competenza del Consiglio comunale che, adesso, dopo alcuni passaggi formali alla Regione (approvazione della variante e della Vas), potrà essere appaltata (non prima dell’approvazione di pubblica utilità, della procedura di esproprio e dell’approvazione della proposta definitiva che sarà inviata all’Urega per la gara), dopo un’attesa durata parecchi anni.
Volevo ringraziare tutti i consiglieri presenti per lo spirito propositivo con cui hanno seguito l’esame di una pratica molto delicata che ci consentirà di risolvere un nodo cruciale per la nostra città”. Questi invece i dettagli tecnici:l’estensione dell’area è di circa 4.000 metri quadrati e destinata a garantire un potenziamento dell’accessibilità di Ibla. Il progetto prevede la realizzazione di 393 posti auto di cui 11 per portatori di handicap e 25 posti per moto. L’autorimessa sarà costituita su quattro livelli interrati, collegati verticalmente da una rampa elicoidale. Avrà due accessi: il primo a piano con la via Peschiera, l’altro dall’area del parcheggio scoperto”. Sodisfazione, seppur cauta, anche da parte del consigliere del partito democratico Mario D’Asta che recentemente aveva compiuto un sopralluogo nell’area individuata e che ora afferma “ “dopo nostre sollecitazioni, segnalazioni, contributi video, siamo almeno arrivati, di nuovo al punto di partenza, ovvero rimettere il vincolo urbanistico nell' area interessata.
Il vincolo comunque poteva mantenersi senza ripassare di nuovo dal Consiglio, semplicemente pubblicando una manifestazione d' interesse a seguito dell'iniziativa di progetto di finanza del privato, che ha proposto l'idea del parcheggio. Prendiamo atto di questa importante deliberazione sul parcheggio, ma ora bisogna fare di più e correre verso il traguardo, ovvero l'apertura dei cantieri, nel più breve tempo possibile”. Poi D’Asta aggiunge “l’'iniziativa politica spetta all' amministrazione e al Consiglio. Ora occorre spingere il più possibile a Palermo per abbreviare i tempi di attesa della gara. Il progetto di parcheggio a Ibla fu allora ridimensionato, dalla ex Giunta grillina per ragioni ambientaliste legittime, ma crediamo in parte possano essere migliorate e adeguate alle reali esigenze di traffico dell'importante quartiere di Ragusa.
Tra l'altro, non sono previsti, nell’attuale progetto, gli stalli dei bus, che risolverebbero i problemi di traffico degli stessi bus che intasano la circonvallazione di Ragusa Ibla, ed è previsto, sempre nel progetto, un piano alto per l'ingresso dei bus nel parcheggio. Chiediamo, pertanto, che durante i lavori, si possano creare più stalli per i bus e più stalli per le auto, ove possibile, visto che questo tipo di lavori invasivi, molto importanti, si fanno raramente, una tantum. Ce lo chiedono i residenti e gli operatori commerciali, vogliamo auspicare che l'amministrazione recepisca queste importanti richieste”. Ma a margine della vicenda si è anche scatenata una accesa polemica che vede contrapposto il capogruppo grillino Sergio Firrincieli e l’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida. Dice infatti Firrincieli “un semplice atto tecnico, il reitero dei vincoli per l’area destinata al parcheggio di Ibla in via Discesa Peschiera, che avremmo potuto evadere sì e no in cinque minuti di seduta consiliare, si è invece trasformato, per precisa scelta dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Giuffrida, nella madre di tutte le guerre”.
Il capogruppo 5 stelle non ha infatti assolutamente gradito che “l’assessore Giuffrida, a parte averci raccontato di tutta un serie di vicissitudini che, dal loro insediamento, si sarebbero succedute da tre anni e mezzo a questa parte, con rimbalzi per le competenze su chi dovesse, tra Regione e Comune, rilasciare la Vas, quindi l’emergenza sanitaria e tutto il resto, si sia lasciato andare a una serie di attacchi alla precedente amministrazione che, in sincerità, qualche dubbio ce l’hanno fatto venire”. Poi Firrincieli snocciola una serie di riferimenti ad atti molto tecnici del periodo dell’amministrazione Piccitto che smentirebbero tali critiche dell’assessore (soprattutto alla delibera dell’8 marzo 20218 che diede, di fatto, il via all’iter del parcheggio in questione n.d.r.) per giungere a questa conclusione “ecco perché mettiamo in dubbio tutto quello che ci è stato detto e pensiamo che si tratti semplicemente di scuse, da parte della Giunta Cassì, per giustificare le proprie mancanze. Tutto ciò per fare politica, per captare la benevolenza dei cittadini, non dimenticando che l’intero esecutivo cittadino è già in campagna elettorale.
Tra l’altro, il dirigente ci ha informato che ci vorranno almeno dieci mesi affinché il bando possa andare in gara. Significa che per questo mandato, l’attuale Giunta non potrà vedere la posa della prima pietra. E mentre Giuffrida, che forse aveva promesso troppo a questa amministrazione sul parcheggio in questione quando invece si ritroverà con un pugno di mosche in mano, distribuisce colpe a destra e manca, si sottrae, di fatto, dall’attribuirsi qualsiasi responsabilità, quando, invece, è lui, secondo noi, il principale responsabile di tutti questi ritardi”. Anche il collega di gruppo Antonio Tringali interviene a sostegno del suo capogruppo affermando “vorremmo comprendere come mai il documento di cui parla Firrincieli non sia stato preso in considerazione e perché ci sono state raccontate delle inesattezze in aula, oltre a bugie alla città, allo scopo di spostare su altri le proprie responsabilità e per nascondere le proprie inefficienze.
Riteniamo che questo non sia un buon modo di procedere”. E naturalmente non si è fatta attendere la repica di Gianni Giuffrida che ha ribadito “confermiamo interamente quanto già esposto in aula consiliare. Il documento citato riguarda l’acquisizione tardiva di un parere propedeutico all’approvazione del progetto; proprio questa tardività ha determinato nei fatti la decadenza dei vincoli che abbiamo dovuto ora reiterare. Probabilmente oggi avremmo già l’inizio dei lavori. Discussioni in ogni caso già fatte in aula, ma che evidentemente occorre ribadire anche sulla stampa per replicare ai grillini; mentre ai cittadini interesserebbe solo parlare di un’opera fondamentale. (da.di.)