Il presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo, ha concluso ieri sera il suo intervento alla Domus Sancti Petri, a Modica, nell’ambito del momento celebrativo per i cinque anni di vita della Fondazione di comunità Val di Noto. Oltre due ore di dialogo, con il sociologo Aldo Bonomi, Salvatore Rizzo di Ecos-Med Messina, e le conclusioni di Maurilio Assenza, presidente della Fondazione.
Tema del dialogo: ‘Un futuro possibile per le nostre città’. Partendo dalla comunità, tema sul quale tutti i relatori hanno offerto riflessioni e input positivi. Ripensando ai primi cinque anni di vita della Fondazione di comunità Val di Noto, Borgomeo ha chiarito: “Le cose sono solide e durature se sono dei territori che le vogliono. Nessuno ha promesso, cinque anni fa, che sarebbe cambiato tutto. Chi vi dice che cambia tutto in tre anni – ha detto rivolgendosi in particolar modo ai giovani – vi prende in giro, le cose cambiano bene se cambiano bene lentamente e nella coscienza della gente. La Fondazione di comunità sarà fortissima tra 30 anni e ci si ricorderà che un gruppo di persone ha iniziato coraggiosamente questo cammino”. Sul tema delle diseguaglianze si è mosso l’intervento di Salvatore Rizzo, partendo da esperienze concrete, nel Messinese, dove opera da molti anni, con particolare attenzione al campo educativo.
E poi un invito a riconoscere i “dispositivi di esclusione”, che sono “funzionali al paradigma di sviluppo economico che struttura diseguaglianze, alimentando quei meccanismi che consentono ai pochi ricchi di essere sempre più ricchi”. Riconoscere, quindi, ma come primo momento. Il secondo: “Lavorare per ricostruire contesti inclusivi. Il nostro compito, quello del Terzo settore, è quello di cominciare a invadere campi altrui, cominciare a occuparci di economia, sviluppo locale. Non perché noi dobbiamo diventare maggioranza, ma perché siamo un segno che è possibile pensare e operare economie che siano capaci di includere. Come il Laboratorio don Puglisi o cooperative che impiegano quanti sono usciti da un ospedale giudiziario”. In questo percorso, l’aspetto educativo è fondamentale.
Il sociologo Aldo Bonomi ha ribadito due temi già espressi nel corso dell’incontro che si era tenuto di mattina, a Villa Polara: “Fare comunità significa stare dentro i processi di sviluppo. Fare comunità è un’operazione pre-economica, funzionale a creare elementi fondamentali per lo sviluppo e il lavoro. Non è un’operazione di buoni sentimenti, ma mette insieme il senso e gli interessi. Gli interessi senza il senso della comunità fanno solo gli interessi di chi ha in mano gli interessi. La creazione di senso è fondamentale per rapportarsi agli interessi”. E ha aggiunto: “Occorre ragionare per un modello di sviluppo di benessere equo, sostenibile e solidale”. Un’esortazione in tema di comunicazione: in un epoca dominata dallo storytelling e dalla community, riscoprire il ruolo della comunità, “che significa prossimità”.
È stato il presidente della Fondazione, Maurilio Assenza, a offrire una riflessione conclusiva, citando il teologo Dietrich Bonhoeffer, Pico della Mirandola e Galileo Galilei. Spunti positivi per una ‘spinta’ ad “avere il coraggio di immaginare un futuro possibile per le nostre città”, “non andando dietro ragionamenti pre-costituiti”, ma con l’impegno a “essere insieme artefici di un disegno”. “Come dice Papa Francesco – ha concluso Assenza – essere impegnati a rendere domestico il mondo”. Giovedì, all’Istituto San Benedetto di Modica, si era tenuto il primo incontro del corso di formazione per docenti degli istituti di istruzione superiore e per operatori economici e delle istituzioni impegnati sul versante dell’economia civile. A tenere la relazione suor Alessandra Smerilli, docente all’Auxilium e all’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Prossima settimana due appuntamenti, sempre a Modica. Giovedì, alle 16, all’Istituto San Benedetto, l’incontro con l’economista Leonardo Becchetti su: “Persone, mercati, benessere: la variabile invisibile della fiducia e l’elettrone dei beni relazionali”. Venerdì, sempre alle 16, a Villa Polara, dialogo sul lavoro e i giovani, a partire da alcune esperienze significative. Modera il giornalista di ‘Vita’ Alessandro Puglia. Seguirà la dedica della sala per gruppi al giovane migrante e poeta Tesfalidet Tesfom. Infine, mercoledì 20 marzo, all’Auditorium Pietro Floridia, la presentazione del bando ‘Resto al Sud’, alle 17, e alle 19, un momento su ‘Etica ed economia: le questioni, le vie per lasciare l’uomo un fine’, a cura di Banca Etica.