Un ponte immaginario fatto di colori, abiti, scenari, ma soprattutto volti, tanti volti, esclusivamente femminili, che conduce dritto all’anima dell’Iran. “Donna iraniana racconta donna iraniana” è la mostra dell’estate iblea. Esposta all’ex Convento del Carmine a Modica, continua a riscuotere successo tra i fruitori, molti dei quali turisti in vacanza nella cittadina barocca che restano rapiti dagli scatti raccolti in questo allestimento.
Sono 170 le foto che una dopo l’altra raccontano di un Paese lontano, dei suoi sentimenti più puri, quelli provati dalle sue donne. Non a caso le foto sono state scattate da fotografe iraniane e ritraggono donne connazionali: la femminilità colta nella sua purezza, fragilità, intimità e voglia di libertà. “Un tentativo di trasmettere donne e ragazze oneste e vere che vogliono raccontare, con passione, la loro storia per farsi conoscere – racconta Ali Asghar Kalantar, direttore della mostra, che invita “per qualche minuto a mettere da parte tutto quello che è stato espresso nella storia della magnifica arte e letteratura iraniana.
In questa mostra, guardate il Dovere e l’Essere della donna iraniana che ha lottato nella sua lunga storia, ferita dalle guerre subite e dalla lotta estenuante contro bigottismo, ignoranza, tempo e parola”. L’allestimento, organizzato dalla Fondazione Teatro Garibaldi, con il patrocinio del Comune di Modica, è curato da Najme Arshadi, dal prof. Paolo Nifosì, da Tonino Cannata, sovrintendente della Fondazione, con la collaborazione di Hamid Tabaei e Stephanie Johnson. La mostra resterà fruibile fino al 25 agosto, da martedì a domenica dalle ore 17.00 alle 21.00, lunedì chiuso. Biglietto di ingresso 2 euro.