“Il centrodestra sarà compatto anche in Sicilia, come lo è dovunque. Abbiamo un candidato unico mentre gli altri ne hanno due o tre”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia oggi in piazza del Popolo a Vittoria a sostegno del candidato Sindaco Salvo Sallemi. “Il territorio di Vittoria – aggiunge Giorgia Meloni – è stato mortificato. Prima da governi di sinistra, poi da questi 40 mesi di commissariamento. Non è un voto facile, ci sono due modelli diversi di governo. Quello della sinistra che ha governato per 40 anni questa città, quello del centro destra che deve portare sviluppo”. La leader di Fdi si rivolge ai giovani citando Falcone e Borsellino. “Le gioventù – dice – hanno bisogno di credibilità della politica e delle istituzioni per essere protagonisti nella vita di un Paese. Le battaglie di Falcone e Borsellino siano il giusto faro cui ispirarsi”.
“C’è una politica che pensa che finché il territorio non si sviluppa le persone dipenderanno dallo sviluppo locale, e un’altra politica che sostiene che lo sviluppo deve nascere dalla libertà, dal diritto al lavoro, dallo sviluppo turistico per territori che hanno enormi potenzialità, che passa per la tutela dell’agricoltura in un territorio che è fortissimo e potrebbe esserlo molto di più sul marchio e passa per servizi adeguati. Perché sono cose che la Cina non potrà mai copiarci”.
“Per noi non è stata una campagna elettorale facile. C’è una sinistra molto debole e molto aggressiva che si è inventata di tutto e di più. Sente il potere che scivola via. Sono come quegli animali feriti molto aggressivi che si rivoltano con grande cattiveria”, ha continuato Meloni. “Dicono che siamo noi quelli che istigano all’odio – aggiunge – ma non è così. Voi non troverete esponenti di destra che facciano quello che io vedo fare ogni giorno a giornalisti e magistrati di sinistra e persino librai che mettono i libri a testa in giù. Non ne troverete persone di destra che agiscano con quella cattiveria e l’istigazione all’odio, come certi docenti universitari. E questo perché noi abbiamo la forza delle nostre idee, loro non più, non hanno più un’identità.
E alla fine devono reagire presentando gli altri come più impresentabili di loro, il loro problema è che non è possibile essere più impresentabili di loro”. Sul palco di piazza del popolo a Vittoria si sono avvicendati Alfredo Vinciguerra, coordinatore cittadino di FdI, Salvo Pogliese, il sindaco di Catania nonché coordinatore di FdI per la Sicilia orientale e Salvo Sallemi, candidato a sindaco della città di Vittoria. “Fratelli d’Italia dà un segnale forte a Vittoria – dice Sallemi – con l’arrivo di Giorgia Meloni. Per noi Vittoria è la madre di tutte le battaglie perché è una città dalla grande storia in cerca di riscatto. Si tratta della nona città siciliana e la più grande realtà dell’isola che andrà al voto in questa tornata.
Quindi una battaglia importantissima per dare prospettive future a una comunità che deve riprendere il cammino dopo tre lunghi anni di commissariamento. Con Giorgia Meloni continueremo a chiedere in tutte le sedi sicurezza e sostegno al comparto agricolo al governo nazionale”.