Alla festa nazionale dell’Unità di Bologna è intervenuto il governatore della Campania Vincenzo De Luca sparando a zero contro il Ddl Zan. “Io così com’è il decreto Zan non lo avrei votato perché se non si cambia almeno la parte che riguarda le scuole io non lo avrei votato. Ma voi pensate davvero che sarebbe ragionevole che alle elementari si faccia la giornata contro l’omotransfobia? Ma andate al diavolo!”, ha detto De Luca.
L’articolo del ddl riconosce nel giorno 17 maggio la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia “al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione” attraverso cerimonie, incontri e iniziative.
E ancora, sul ddl Zan, intervistato dalla giornalista Lucia Annunziata: “Certo che dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che vanno aldilà della politica noi ideologizziamo i problemi. Credo che abbiamo sbagliato a rispondere al cardinale Parolin come abbiamo risposto. Il cardinale Parolin è una personalità rilevante del mondo cattolico. Nel mondo cattolico c’è uno scontro in atto tra forze conservatrici e mondo progressista. Noi abbiamo risposto a Parolin in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti Lateranensi? E che diavolo c’entrano i Patti Lateranensi. Ma fa’ che il segretario di Stato non può esprimere la propria opinione? Ma stiamo scherzando?”. Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev