Un’organizzazione di usurai è stata sgominata a Palermo dalla Guardia di finanza che, nell’ambito dell’operazione Tonsor’ su delega della Procura ha eseguito cinque misure cautelari emesse dal gip del capoluogo siciliano. In carcere è finito S.C., 63 anni, mentre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari il figlio G.C., 34 anni, M.R., 61 anni, e G.C., 49 anni.
Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, usura, estorsione e autoriciclaggio. Nei confronti di A.C., 61 anni, invece, è stato applicato il divieto di dimora nel territorio del Comune di Palermo. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di beni nella disponibilità degli indagati per un valore complessivo stimato di circa 500mila euro. Diverse le intercettazioni tra gli indagati e le vittime: se ti prende ti stacca la testa dal collo. Tra le vittime della banda di usurai c’era anche il conduttore radiofonico Marco Baldini. E’ quanto emerge dall’operazione Tonsor che ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari personali e al sequestro di beni per 500mila euro. Il gruppo criminale operava tra Roma e Palermo e a capo c’era, secondo gli investigatori delle Fiamme Gialle, Salvatore Cillari, fratello di un boss ergastolano.
Nel 2017 Baldini finisce nella sua rete e dalle intercettazioni emerge come a giugno del 2018 il conduttore radiofonico dovesse ancora restituire circa 60mila euro. Non sapendo di essere intercettato, infatti, uno degli indagati rivela: “Avanza un terremoto di soldi!!! Questo Marco Baldini… questo di Roma… ci deve dare (a Salvatore Cillari, ndr) sessanta e rotti mila euro… ora domenica parte… ci ha telefonato… vedi che sto salendo… ti sto venendo a rompere le corna!!!”.