Ragusa – Ed ecco la quinta puntata del cartone animato Caggiulino Sicanium realizzato dalla PMI innovativa trapanese iInformatica S.r.l.s. iniziativa collegata all'opera editoriale innovativa Sicanium – ta cuntu jucannu. Dopo aver iniziato il suo viaggio da Trapani alla scoperta della trinacria, il simpatico cagnolino grigio e bianco col cappello con sopra la Sicilia è passato per Agrigento, Palermo ed Erice, ed ecco ora giungere a Ragusa Ibla, il quartiere più antico del centro storico della città di Ragusa, dai ragusani chiamata "Juso". Caggiulino ci mostra quindi che il quartiere è situato nella parte orientale della città sopra una collinetta alta circa 450 m slm, e presenta oltre 50 chiese e tantissimi palazzi barocchi. La città di Ragusa è chiamata anche "città dei ponti" per la presenza di tre strutture pittoresche ed è uno dei luoghi più importanti per la presenza di testimonianze d'arte barocca, come le sue chiese ed i suoi palazzi settecenteschi. I capolavori architettonici costruiti dopo il terremoto del 1693 insieme a tutti quelli presenti nel Val di Noto, sono stati dichiarati nel 2002 Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Inoltre, Carmelo Trasselli in uno dei suoi documenti, riporta che ai tempi di Ferdinando il Cattolico e Carlo V vi era un'esenzione dai dazi per il Formaggio Ragusano, una prelibatezza tipica di queste parti. A questo punto Caggiulino ci porta in una stalla del territorio ove sono presenti vacche di razza modicana, dal cui latte si produce il formaggio ragusano, dal sapore amabile e peculiare che è stato oggetto sin dal XIV secolo di un fiorente commercio oltre i confini del Regno di Sicilia. I ragusani chiamano questo formaggio "scaluni" perché la sua forma ricorda proprio un gradino di una scala. A questo punto come nelle altre puntate Caggiulino intraprende il dialogo con un animale del luogo, in questo caso una vacca ragusana che gli dà indicazioni ulteriori sul loro stile di vita e sulla Denominazione d'Origine Protetta (DOP). Il cartoon, realizzato da Angelo Cucina, Gioele Gargano, Federica Oddo e Demetrio Cavara, in modo innovativo mira a raccontare in modo semplice e allegro le bellezze del territorio siciliano attraverso le peculiarità storiche, artistiche, enogastronomiche e panoramiche, ed è un augurio per il rilancio del turismo dell'isola da questo periodo di grande difficoltà.