Gdf Catania: rinvenuti resti umani in una grotta alle pendici dell’Etna. il Sagf di Nicolosi scopre un varco di difficile accesso in una grotta lavica che custodiva dei resti umani da circa 40 anni.
Nel corso delle quotidiane attività di addestramento condotte sulle pendici dell’Etna dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi (CT) sono stati rinvenuti dei resti umani in una grotta lavica di difficile accesso. La scoperta è avvenuta nel corso di una delle frequenti esercitazioni nel territorio di Zafferana Etnea che vede impegnati i Finanzieri etnei con le proprie unità cinofile nelle esercitazioni volte al mantenimento dell’efficienza operativa. Il cane da ricerca e soccorso Halma, un brillante pastore tedesco, abbaiava e dava evidenti segni di interessamento all’indirizzo di una grotta presente nella zona delle operazioni, tipico comportamento segnalatore in caso di rinvenimento di persone disperse o decedute, attirando insistentemente l’attenzione del suo conduttore.
I militari operanti si sono dunque concentrati nell’anfratto segnalato, che si presentava particolarmente stretto ed accidentato, introducendosi non senza difficoltà fino al fondo dello stesso, dove rinvenivano dei resti umani, le cui pessime condizioni facevano da subito capire che il decesso risaliva a molto tempo addietro.